Il libro del professore? Copiato dalla tesi dello studente Deve pagare 25mila euro

di Sergio Damiani

Un avvocato e un docente universitario - entrambi di Roma - devono pagare 25mila euro di danni patrimoniali e morali per aver copiato la tesi di laurea in diritto dell’ambiente di un ex studente dell’Università di Trento. Lo ha stabilito il Tribunale di Venezia a cui il giovane laureato si era rivolto per avere giustizia. Il dispositivo della sentenza  civile di condanna per violazione del diritto d’autore sabato è stato pubblicato su ordine del giudice sul quotidiano di Roma «Il Messaggero»: un bel successo per l’ex studente esperto in tematiche ambientali Alberto Simoni e per il suo compagno di studi e ora avvocato del Foro di Trento Simone Di Giorgio.
 
Non è certo la prima volta, e non sarà neppure l’ultima, che un docente universitario si appropria, in toto o in parte, della tesi di ricerca di uno studente. Un conto però è eccedere con il “taglia e incolla”, un altro è scopiazzare un’intera tesi di laurea per farne un libro messo poi in vendita indicando come autori il professore e l’avvocato. È proprio quanto è accaduto al brillante ex studente dell’Università di Trento che nel giugno del 2014 si era laureato con una tesi di ricerca intitolata “Profili giuridici dei mercati volontario ed obbligatorio dei crediti di carbonio”.

La tesi era frutto delle ricerche condotte dal laureando Simoni a Trento. Questi poi aveva frequentato un master alla Bocconi e poi era stato assunto presso la Global Reporting Initiative ad  Amsterdam. In modo fortuito Simoni aveva saputo di un libro che trattava lo stesso argomento della sua tesi. Il volume, intitolato “Il mercato dei carbon credits”, era stato pubblicato nel maggio del 2016 con tanto di presentazione ufficiale presso l’Istituto di studi giuridici Jemolo di Roma. Il libro risultava in vendita online presso le maggiori librerie giuridiche.

Ad insospettire l’ex studente era la sorprendente coincidenza tra la presentazione dell’opera e l’abstract della sua tesi. Simoni dunque ordinò l’opera ricevendo un libro che di fatto era la sua tesi di laurea. Gli autori si erano limitati a poche, marginali modifiche come una diversa numerazione delle note. Mancava anche la dedica all’anziana nonna che Simoni aveva inserito nella sua tesi di laurea. Per il resto le due opere erano di fatto sovrapponibili solo che quella di Simoni, unico vero autore di quella ricerca, era stata completata due anni prima, come ha confermato anche il suo relatore a Trento, professor Nicola Lugaresi.

La copiatura è stata sancita anche dal tribunale di Venezia con una sentenza che ha accolto le richieste dall’avvocato Di Giorgio per conto del suo ex compagno di sudi. Davide ha sconfitto Golia e per Alberto Simoni e il suo avvocato è certo una soddisfazione.

«Quando vidi  quel libro per la prima volta - racconta raggiunto in Olanda - rimasi senza parole, incredulo: la mia tesi era stata copiata di sana pianta. Forse gli autori del plagio pensavano che tanto ero solo uno studente...». Uno studente che non si è fatto pestare i piedi: il volume copiato dal professore universitario e dall’avvocato su ordine dei giudici è stato ritirato da tutte le librerie d’Italia.

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