Clima, domani scatta il «Block Friday»

di Zenone Sovilla

Il traffico inquinante e pervasivo che genera malattie, un modello turistico che danneggia la natura con le piste da sci, un’ubriacatura consumistica che asseconda un sistema industriale energivoro. Si muove su questo registro il «Block Friday» dei giovani che domani, venerdì, daranno vita anche a Trento al quarto sciopero globale per il clima. Ieri, Fridays for Future Trento ha rilanciato il grido con uno striscione esposto dal cavalcavia della tangenziale, nella zona del parcheggio Zuffo: «Il tempo è scaduto, blocchiamo il mondo», recita la scritta principale, seguita da un riferimento al giorno degli sconti, quel Black Friday che rappresenta, scrive FFF, «una giornata di apoteosi del consumismo mondiale che genera anche inquinamento per i trasporti di merci e sfrutta territori e persone».

«Ovviamente non ce l’abbiamo con chi lavora. Ma spiegheremo perché questo binario ci porta al disastro e vogliamo essere chiari anche sull’alternativa ecologica, che esiste e può offrire molti più posti di lavoro e una migliore qualità della vita per tutti», osserva Silvia Rigo, esponente del movimento trentino, raggiunta dall’Adige ieri sera, a conclusione dell’assemblea che ha messo a punto il programma della mobilitazione.

E per sottolineare le connessioni fra traffico privato e consumi smodati, domattina i giovani attivisti, concluso il corteo, occuperanno la rotatoria nei pressi del casello autostradale Trento centro, dove si svolgeranno varie attività, si parlerà del clima «impazzito», tra la tempesta Vaia e Venezia sott’acqua, e chi lo vorrà potrà portare una maglietta su cui farsi stampare uno slogan a scelta. «Non vogliamo certo disturbare chi si sposta in auto, ma intendiamo rilanciare la richiesta urgente di rinforzare il trasporto collettivo. E saremo felici se al corteo molti verranno in bici, proprio per dare un messaggio simbolico su un’altra mobilità possibile», spiega ancora la giovane.

Sui ritardi delle prassi ecologiche nella mobilità locale, FFF attacca la nuova giunta provinciale anche per l’ok all’autostrada  Valdastico, «che distruggerebbe intere valli e montagne». Sul fronte delle attività economiche, ecco la critica al turismo mordi e fuggi e alle infrastrutture sciistiche (grandi piste, impianti, bacini scavati per l’innevamento artificiale). E martedì notte è comparso uno striscione sull’albero di Natale in piazza Duomo: «Tra vent’anni scierete sull’acqua».
Domani, dunque, manifestazione dalle 8.30 alle 14, con ritrovo in via Verdi e quindi corteo in piazza Duomo, via Belenzani, via Alfieri, via Torre Vanga, cavalcavia e ponte di San Lorenzo, lung’Adige Apuleio, via Druso, fino alla rotatoria presso l’area di intersezione di via Berlino.

Il Comune avvisa che sarà sospesa la circolazione sul percorso solo durante il passaggio del corteo, con deviazioni disponibili. Per quanto riguarda invece la rotatoria occupata, chi deve viaggiare sulla Gardesana, sia provenendo da Riva sia da Trento, troverà fin dalle 9 la deviazione su via Brescia. «Per chi proviene da Riva del Garda sarà attuata una riduzione delle corsie da due a una, verso la città, per consentire l’immissione in via Brescia», scrive il municipio precisando che «è possibile si verifichino incolonnamenti, anche in galleria». La tangenziale sarà regolarmente percorribile, salvo le entrate e uscite Trento centro e Piedicastello-Motorizzazione.

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