Nuovi impianti per la stagione Sci, a novembre stagione al via

Le temperature miti e i colori caldi di questo autunno quasi estivo hanno forse messo in disparte il desiderio di neve. Ma se tra una decina di giorni parte il primo mercatino di Natale trentino, quello di Pergine, e l’atmosfera invernale sarà servita, a dispetto delle bizzarrie e dei cambiamenti climatici, la fine di ottobre è da sempre l’inizio della stagione dello sci. Operatori turistici, impiantisti e appassionati di sci stanno aspettando con impazienza l’arrivo delle prime nevicate, subordinato, naturalmente, a un abbassamento delle temperature a valori più consoni alla stagione. Nei prossimi giorni dovrebbero essere accontentati. A fine novembre entrerà a regime, nella maggior parte delle principali stazioni sciistiche trentine, la stagione invernale 2019/2020. Il 14 dicembre in diverse località trentine il Free Ski Day: due ore di lezione collettiva gratuita con i maestri di sci e attrezzatura a noleggio gratis per la lezione, con un voucher. Varie le novità: tra i nuovi impianti, una cabinovia e quattro nuove seggiovie ad agganciamento automatico. Vediamole, comprensorio per comprensorio.

Andalo-Paganella

La novità più sostanziosa è la nuova telecabina monofune Dosson-Selletta, lunga 1600 metri, con cabine da dieci posti, capacità di trasporto oraria di 3600 persone. Realizzata dalla Doppelmayr. Sostituisce la seggiovia ad agganciamento fisso Malga Zambana – La Selletta, una due posti del 1986. Il nuovo impianto parte da quota 1470 e copre un dislivello di 500 metri, a una velocità di 5 metri al secondo. Nuova anche la pista rossa servita dall’impianto: 500 metri di dislivello in due km di tracciato, per 45 metri di larghezza.

Madonna di Campiglio

La stagione partirà il 23-24 novembre. Poi dal 30 novembre ininterrottamente fino al 19 aprile. Nuova fiammante la seggiovia Nube d’oro. Lunga 1600 metri, è una sei posti con cupola protettiva, che in 5 minuti e 10 secondi porta da quota 1765 a 2100 metri di altitudine. Sostituirà una seggiovia del 1977 a due posti, ad agganciamento fisso. Il nuovo impianto vanta un piccolo lusso: una dinamo presente nelle due stazioni di arroccamento riscalda i sedili, a vantaggio del confort degli sciatori trasportati. Nel comprensorio di Campiglio allargate le piste Nube d’argento e Amazzonia alta (nella zona Busa dei Mughi) e rifatta la pista Gendarme sotto lo Spinale. Una nuova pista lunga 300 metri è stata realizzata dietro Malga Montagnoli. «I prezzi degli skipass – annuncia il direttore di Funivie Campiglio Francesco Bosco – hanno subito un adeguamento del 2,5%, come previsto ormai da qualche anno. Il caldo anomalo di ottobre non ha condizionato la preparazione delle piste, perché fino alla prima decade di novembre non produciamo mai neve programmata. Laddove abbiamo allargato le piste abbiamo anche migliorato gli impianti di innevamento. Come noto, nel 2020 avremo due 3Tre: l’8 gennaio (quella del 2019) e il 23 dicembre il ritorno alla data tradizionale». Nel 2021 la seggiovia Fortini verrà sostituita da una telecabina con cabine a 10 posti, che partirà più in basso, evitando la necessità del tappeto di risalita.

Folgarida-Marilleva

Anche qui una seggiovia ad agganciamento fisso da soli due posti (datata 1991) viene rimpiazzata da una moderna seggiovia sei posti, che in 2 minuti e 40 secondi porta da 1900 a 2100 metri: è la Bassetta-Monte Spolverino. Contestualmente migliorata la ski-weg del Malghet Aut e potenziati gli impianti di innevamento programmato.

San Martino di Castrozza

Una nuova seggiovia, la Cigolera, da duemila persone l’ora, lunga oltre un chilometro, sostituisce uno skilift. Siamo nella zona di collegamento tra Ces e Tognola. L’impianto è della Leitner e copre 250 metri di dislivello, a quota 2000, in tre minuti e mezzo.

Val di Fassa

La Val di Fassa ha operato piccoli interventi, dopo le grandi novità degli ultimi anni sul Buffaure, al Ciampac e a Col dei Rossi. Ampliata la pista Vajolet 2 a Vigo, potenziati gli impianti di innevamento programmato e allargate diverse piste, nuovi «cannoni» sul Buffaure, nuovo bacino idrico per la pista Paolina. «Apriamo ai primi di dicembre – spiega il direttore dell’Apt di Fassa, Andrea Weiss – anche se non avremo il plus del ponte dell’Immacolata, che cade di domenica. Per fortuna è ormai passato il messaggio che, sulle Dolomiti, lavoro degli operatori e tecnologie consentono un’ottima sciabilità a prescindere dalle precipitazioni naturali. Nel 2020 avremo un input importante all’identità di Moena come località invernale, grazie alla nuova cabinovia per l’Alpe Lusia direttamente dal centro paese, in zona Navalge. Nel 2021 vedrà la luce un grosso investimento a Campitello, per la funivia del Col Rodella. Ci saranno delle grandi cabine innovative da 30-35 posti. Una via di mezzo tra funivia e cabinovia».

Val di Fiemme

Sul versante trentino del comprensorio Latemar-Obereggen nuovi impianti di innevamento artificiale e miglioramento dell’approvvigionamento idrico. La novità principale per gli impianti è sul versante altoatesino, con la nuova seggiovia ad ammorsamento automatico a 8 posti, la Reiter Joch. 180 metri di dislivello, 600 metri di lunghezza. Rimpiazza una quattro posti.

Monte Bondone

Sull’Alpe di Trento si è rifatto il look l’impianto di illuminazione notturna delle piste, aperte dalle 20 alle 22.30 il martedì e il giovedì. Nuove lampade a led, con luce più chiara e avvolgente e minor consumo energetico. La seggiovia Montesel viene dotata di un sistema di sollevamento della pedana per favorire i bambini; la pista Palon è stata allargata, di 5 metri nel tratto alto, di 18 nella parte bassa. Nuovo tapis roulant alla Cordela, di difficoltà più avanzata rispetto al campo «Primi passi» di Vason.

Alpe Cimbra

104 km di piste, 66 impianti tra Folgaria e Lavarone, aperti dal 30 novembre 2019 al 13 aprile 2020: «Dopo un ottobre da bike e trekking – osserva la direttrice dell’Apt Daniela Vecchiato – aspettiamo il vero inverno».


IN VAL SENALES PISTE APERTE

C’era una volta anche lo sci estivo sui ghiacciai. Oggi le scelte degli appassionati, gli orientamenti del marketing, il cambiamento climatico lo hanno trasformato: non più sci estivo per pochi e invernale per molti, ma una lunga stagione della neve che va da settembre a maggio.

Anche perché la tecnologia permette di avere neve programmata anche in autunno per allungare la stagione e – negli ultimi anni – la primavera è stata spesso più prodiga di fiocchi bianchi rispetto all’inverno. Atleti, ski-team, sci club e anche appassionati dello sci che non vogliono rinunciare al piacere di una sciata mentre gli altri vanno ancora in bici o a prendere il sole al lago, hanno in regione due paradisi a disposizione. Il ghiacciaio della Val Senales, raggiungibile con la Funivia Gletscherbahn da Maso Corto (da 2000 a 3200 metri in pochi minuti) ospita gli sciatori già dal 14 settembre scorso.

Aperta la seggiovia Grawand, i due skilift Finail e cinque piste su 18.  Lo scorso 16 ottobre una nevicata da 20 cm di manto bianco.  Al cospetto dei ghiacciai della Val Senales si scia fino a maggio 2020. Ma ci sono possibilità anche varcando i confini. Sölden, nel Tirolo austriaco, è un’altra meta gettonata delle Alpi Centrali per lo sci (quasi) tutto l’anno. Dal terzo week-end di ottobre si scia anche sui ghiacciai dell’Engadina, in Svizzera, e a Livigno. Dall’altroieri sul Plateau Rosà, sopra Cervinia, in val d’Aosta. A Saas Fee, sulle Alpi svizzere, dove si scia dal ponte di Ognissanti, si raggiungono i 3500 metri del ghiacciaio grazie a una funicolare sotterranea.

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