Nomi: raid notturno al bicigrill Razzia di succhi, sparito il Pc

di Chiara Zomer

Ladri salutisti, al bicigrill Asgard di Nomi. Si sono portati via le bevande. Ma non nel senso di birra, e nemmeno nel senso di vino. I malviventi che l'altra notte hanno colpito nella struttura sulla ciclabile hanno letteralmente svuotato lo scomparto frigo dei succhi di frutta. Contenti loro.

Meno contenti i titolari, Alessio Comper e Mauro Ghezzi (nella foto), che ora devono fare la conta dei danni. E per essere un furto in un bicigrill, purtroppo il conto rischia di essere salato. I ladri ovviamente non hanno trovato denaro perché ormai nessuno tiene soldi in cassa. C'erano giusto le poche monete del fondo cassa. E c'erano le mance delle cameriere: quel barattolo lasciato in un angolo del bancone, dove chiunque può mettere quello che vuole. Ecco, quello è sparito.

E poi è sparito - qui il valore sale - il computer portatile, che veniva custodito all'interno. A questo si aggiungono i danni: tra porta divelta e roba rotta, più di qualche euro. Ed ora non resta che sperare che le telecamere di sicurezza abbiano immortalato qualche cosa.

Ad accorgersi dell'accaduto, ieri mattina, un cliente abituale. Ogni giorno esce con il cane, e ieri mattina, come sempre, aveva iniziato la sua passeggiata sulla ciclabile, lungo l'Adige. Ma si è accorto subito che qualche cosa non andava: avvicinandosi al bicigrill, ha notato il portellone che chiude il bancone completamente spalancato. Ma il bicigrill non era aperto. Ovvio che poteva essere stata solo opera di qualche ladro. A quel punto, resosi conto della situazione, ha contattato i titolari, che si sono precipitati lì. Ma purtroppo le impressioni del primo momento si sono rivelate esatte: quella era opera dei ladri.

Da ciò che si sono lasciati dietro è facile ricostruire come si sono mossi. Il bicigrill è dotato di impianto d'illuminazione, e come prima cosa i malviventi hanno messo fuori uso quello, tagliando i fili. Un altro dettaglio che si dovrà mettere sul conto, alla voce danni da furto. Poi con un piede di porco, hanno divelto il portellone che permette di chiudere il bancone. Una volta aperto, si sono intrufolati all'interno, alla ricerca soprattutto di contanti. Cosa immaginassero di trovare in un bicigrill è difficile capirlo. Di sicuro l'hanno cercato bene: c'era tutto in giro, c'era roba buttata a terra c'era roba rovinata o, peggio, rotta.

Ai titolari c'è voluto poco per capire che cosa mancava: il computer, il fondo cassa, il barattolo delle mance. I ladri hanno rotto invece, senza però portarlo via, il televisore.

Ieri i titolari hanno fatto l'unica cosa che rimaneva loro da fare: denuncia ai carabinieri. Saranno i militari ora a dover cercare di capire cosa sia accaduto lunedì notte a Nomi. Un aiuto in questo senso dovrebbe arrivare dall'impianto di videosorveglianza a raggi X, che riprende sia all'esterno che all'interno della struttura. Quel che ci si augura è che i ladri abbiano lasciato tracce evidenti dietro di se, tali da permettere una loro identificazione, o per lo meno tali da dare un appiglio da cui partire agli inquirenti.

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