Disinnesco della bomba a Bolzano alle 11,45 era tutto finito e si è tornati alla normalità

Questa mattina il Brennero è stato off limitis per il disinnesco di un residuato bellico a Bolzano. Il capoluogo altoatesino è stato così tagliato in due, l’autostrada A22, la strada statale SS12 e la ferrovia del Brennero sono state chiuse per la durata dell’operazione. Nel centro storico 4.000 residenti della zona rossa hanno dovuto lasciare i loro appartamenti, tra loro anche 800 ospiti di alberghi, mentre 60.000 residenti nella cosiddetta zona gialla sono dovuti rimanere in casa senza scendere in strada. Sono stati chiusi anche gli impianti sportivi e le chiese.

Il residuato bellico era stato trovato durante scavi tra piazza Verdi e ponte Loreto, a due passi dal Duomo e dal centro storico. Il ritrovamento è stato fatto durante i lavori propedeutici in vista della realizzazione di un grande centro commerciale del tycoon austriaco Renè Benko. La vicina stazione ferroviaria verso la fine della seconda guerra mondiale è stata infatti obiettivo dei bombardamenti americani.

Nei giorni scorsi la bomba aerea americana da 500 libre è stata sorvegliata 24 ore su 24 dall’esercito. Gli uomini del secondo reggimento genio guastatori alpini, di stanza a Trento, per motivi di sicurezza avevano eretto un vallo di terra alto cinque metri. Questa mattina, alle 8.30, è scattato il ‘coprifuocò nella zona rossa. Molti residenti, come anche turisti, hanno sfruttato il tempo discreto per fare escursioni in montagna. Gli alberghi hanno infatti anche proposto gite organizzate. Solo un numero limitato di bolzanini, soprattutto anziani con problemi di deambulazione e stranieri, si sono recati al Palasport, dove è stato allestito un centro di raccolta. Due volte la procedura è stata brevemente sospesa per la presenza di persone in zona rossa, in un caso si è trattato di un cittadino straniero senza fissa dimora e nel secondo caso di turisti che alloggiavano in un bed and breakfast e non erano a conoscenza dell’evacuazione del centro storico.

Il sergente maggiore Francesco Loiodice ha provveduto con due suoi uomini al disinnesco, togliendo con massima cautela le due spolette dell’ordigno. La bomba, a questo punto innocua, è stata poi caricata su un camion e trasportata per il brillamento in una cava a Varna, nei pressi di Bressanone. Alle 11.45 le sirene hanno segnalato il termine dell’operazione. L’autostrada, la strada statale 12 e la linea ferroviaria del Brennero sono tornate liberamente percorribili.

In conferenza stampa il commissario del governo, prefetto Vito Cusumano, assieme al sindaco Renzo Caramaschi e ai vertici dell’esercito e della protezione civile, hanno tratto un bilancio positivo dell’operazione. Il primo cittadino si è detto soddisfatto del «grande senso civico della cittadinanza», ricordando che «non è facile chiudere tre quarti della città».

«Grazie a tutti per il vostro impegno, sempre pronti a interviene in attività a supporto della popolazione, mettendo in campo esperienza e professionalità.
Siete un assetto unico e una grande risorsa della Difesa e del Paese», ha scritto in una nota il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, al termine delle operazioni di bonifica eseguite, questa mattina a Bolzano, dagli artificieri dell’Esercito in servizio al secondo Reggimento Genio Guastatori di Trento.

Anche in autostrada i disagi sono stati limitati. Gli automobilisti erano stati informati in tempo del blocco con messaggi sui pannelli luminosi lungo l’A22 e hanno così deviato il percorso oppure hanno sfruttato l’interruzione per una pausa di viaggio.

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