A22 gratis a Trento dal 1° novembre

di Francesco Terreri

Dal primo novembre, tra le 6 e le 9 del mattino e tra le 17 e le 20 della sera, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, si potrà viaggiare gratis fra i caselli di Trento nord e Trento sud dell’Autostrada del Brennero. I mancati incassi di Autobrennero saranno rimborsati dalla Provincia per un ammontare annuo stimato in 200 mila euro.

L’obiettivo è decongestionare la tangenziale nel periodo del cantiere per il nuovo svincolo di Campotrentino, ma la misura, se funzionerà, potrebbe essere estesa nel tempo e anche nello spazio, nel senso che potrebbe riguardare pure Rovereto. Anche perché si tratta di una misura che aiuta l’ambiente: più il traffico è fluido, infatti, minori sono le emissioni di inquinanti e di anidride carbonica, Co2, il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale. E sull’Autobrennero “green” la società sta investendo 20 milioni di euro.
Il progetto «Urban pass», di cui si parlava da tempo (l’Adige di ieri), è stato illustrato ieri nella sede Autobrennero di via Berlino dai vertici della società e della Provincia.

«Abbiamo raggiunto l’accordo tra Provincia e A22 per rispondere alle criticità sulla viabilità ordinaria derivanti dai lavori di realizzazione del nuovo svincolo di collegamento tra la tangenziale di Trento e la strada provinciale dell’interporto - spiega l’amministratore delegato di Autobrennero Diego Cattoni - Con il prossimo primo novembre e per un anno, gli utenti dell’A22 potranno utilizzare gratuitamente il tratto fra Trento nord, Trento centro, che rimane solo in entrata, e Trento sud e viceversa nelle fasce orarie 6-9 e 17-20. Gli utenti potranno rivolgersi dal 28 ottobre all’ufficio Autobrennero di Trento nord per chiedere l’apposito Telepass, che poi, se uno vuole, può essere utilizzato anche per pagare le altre tratte autostradali».

La gratuità infatti vale solo per gli spostamenti entro i tre caselli di Trento. Il Telepass prevede un canone di 12 euro l’anno. «Il pedaggio fra Trento nord e sud costa circa 1 euro, quindi con una corsa si recupera il costo mensile del Telepass - aggiunge Cattoni - Per chi lo ha già, invece, verranno stornati i costi in queste tratte e nelle fasce orarie previste. La soluzione pensata renderà la viabilità ordinaria della città di Trento più fluida e l’uso del Telepass contribuirà alla riduzione delle emissioni da parte dei veicoli perché eviterà le soste presso i caselli. Inoltre utilizziamo infrastrutture esistenti invece di costruirne nuove».

«Abbiamo pensato a questa soluzione perché sappiamo quanto già oggi sia critico il traffico sulla tangenziale in determinate situazioni, ad esempio in caso di pioggia o quando avvengono incidenti - sostiene il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - Spostando parte del traffico sull’autostrada, una parte dei problemi determinati dal congestionamento automobilistico in tangenziale, nelle fasce orarie più critiche cioè quando la gente si sposta per lavoro, potranno essere evitati. Meno code in tangenziale significherà più sicurezza, traffico più fluido, ma anche meno inquinamento e in questo senso il progetto Urban Pass è anche amico dell’ambiente».


Il cantiere a Campotrentino è stato consegnato, precisa l’ingegner Mario Monaco della Provincia. Ora sono in corso le operazioni di bonifica, mentre i lavori dureranno 19 mesi. L’opera, tra l’altro, si realizza proprio con risorse dell’A22, nell’ambito del precedente piano di investimenti.
«Nel quadro del rapporto che abbiamo instaurato con l’A22 - prosegue Fugatti - abbiamo ipotizzato di utilizzare questa soluzione anche in altre situazioni come Rovereto. Valuteremo l’impatto del progetto Urban Pass nell’arco di tempo considerato. Se i risultati fossero positivi sugli incidenti, sul traffico e sul versante ambientale, potremmo decidere di proseguirlo.

Sullo sfondo rimane l’idea di trasformare questo tratto di autostrada in tangenziale. Con questa esperienza potremmo anche scoprire che ciò non è necessario».
Non è la prima volta che in A22 si sperimentano esperienze del genere, ricorda il direttore tecnico Carlo Costa: da Bolzano a Trento nord-San Michele ai tempi della Trento-Rocchetta. «Nelle giornate di traffico intenso e di rallentamento, rispetto al traffico fluido, le emissioni inquinanti si moltiplicano per 30, 40 o 50». Del resto, sottolinea Cattoni, Autobrennero ha un progetto green da 20 milioni di euro, di cui 10 milioni per 5 aree di ricarica di idrogeno, prodotto sul posto con elettricità da fonti rinnovabili.

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