La generazione Fridays for Future si prende la piazza

di Matteo Lunelli

AGGIORNAMENTO: Si è conclusa in via Verdi, davanti alla facoltà di Sociologia a Trento, la manifestazione indetta da “Fridays for Future TrentO” che ha visto la partecipazione di alcune migliaia di giovani, 10.000 secondo gli organizzatori.

Fridays for Future: scatti dalla piazza (foto di Matteo Pavana)



I manifestanti hanno percorso le vie del centro storico con numerosi cartelli con gli slogan del movimento ispirato da Greta Thunberg. «Block the city, save the planet», questo lo striscione alla testa del lungo corteo colorato aperto da numerosi alunni delle elementari accompagnati dai maestri. In testa al corteo anche un camion che diffondeva musica. Gli slogan dei ragazzi sollecitavano il rispetto dell’ambiente e lo stop all’uso della plastica e di altre sostanze inquinanti. In alcuni punti della città, come in piazza Venezia, i giovani manifestanti hanno inscenato sit-in, bloccando il traffico. Non si sono registrati momenti di tensione. Alla manifestazione hanno aderito Cgil, Cisl e Uil, Futura e Verdi, Anpi, Assemblea antirazzista, comitati No Valdastico.

«È fondamentale per noi fare iniziative di sensibilizzazione per tenere alta l’attenzione sul tema del cambiamento climatico.
Quella di oggi è un evento mondiale seguito all’intervento di Greta Thunberg alle Nazioni unite». Così Valentina Angeli, portavoce del coordinamento Friday for future di Trento.

«Oggi - ha aggiunto - raggiungiamo l’apice di un lungo percorso fatto di incontri di informazione per promuovere tra la popolazione un’attenzione particolare ai temi connessi all’ambiente, tra cui la riduzione dell’impiego della plastica, la fine del consumo di territorio, l’alimentazione a chilometro zero e i trasporti sostenibili». A livello locale i giovani, a detta di Angeli, sono impegnati nel contrasto alla Valdastico Nord e per l’approvazione da parte delle istituzioni locali di una dichiarazione di emergenza climatica.

 

AGGIORNAMENTO: i manifestanti hanno bloccato la circolazione alla rotonda di piazza Venezia, sedendosi in mezzo alla strada. Traffico paralizzato, macchine ferme.

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AGGIORNAMENTO: sarebbero circa 8mila i partecipanti al corteo. Molti di più, dunque, dei 5mila che avevano sfilato in marzo.


 

Il grande giorno è arrivato. Dopo settimane di preparazione, con assemblee e incontri, questa mattina alle 9 in via Verdi a Trento è partito il corteo di Fridays for Future. Centinaia di persone, da bambini a studenti, da lavoratori a pensionati, da esponenti di associazioni o partiti a comuni cittadini, sono in piazza attese per la terza manifestazione dell’anno organizzata dal movimento ispirato da Greta Thunberg.

Ragazze e ragazzi del Fridays for Future in piazza a Trento



Tutti insieme in piazza, per denunciare i pericoli del cambiamento climatico e per difendere l’ambiente. Per dire che il tempo a diposizione per cambiare è poco. E questo messaggio si è capito benissimo ieri pomeriggio in piazza Duomo, durante il flash mob organizzato dai ragazzi per sensibilizzare i cittadini al corteo di oggi: sdraiati a terra, fingendosi morti, con un cartello che spiegava le cause del decesso. In tanti si sono fermati, incuriositi, a chiedere e guardare.

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E la spiegazione era molto semplice: non c’è tempo, bisogna agire e lavorare tutti insieme, politici e singoli cittadini, per difendere il pianeta.
Ieri il flash mob è durato pochi minuti. I ragazzi sono arrivati alla spicciolata: si sono organizzati nelle loro assemblee e poi grazie al gruppo whatsapp. Dinamiche totalmente sconosciute per tutti i movimenti del passato e quindi difficilmente inquadrabili. Un leader, di fatto, non esiste. Ci sono dei portavoce, anzi tutti sono dei portavoce.

Lo spiega bene Riccardo Berloffa: «Noi proviamo a rappresentare tutti, ma sappiamo che non tutti rappresentano il movimento. C’è una coscienza collettiva che cresce, che riguarda i giovani ma non solo. E no, non abbiamo un “segretario” o un leader, abbiamo un collettivo con decine di persone e ognuna porta il proprio contributo». Lui, 23 anni, di Trento, ex Da Vinci e ora a Giurisprudenza, è tra i più attivi nel movimento trentino. «Siamo in tanti e stiamo crescendo. Speriamo la manifestazione vada bene e ci sia una grande partecipazione».
Una certezza è che la partecipazione sarà internazionale. «Io ci sarò di sicuro, sono molto emozionata all’idea», sorride Sofia, 22 anni, di Amburgo. È a Trento in Erasmus solamente da un paio di settimane, ma subito è entrata nel gruppo di Fridays for Future. «Sono qui per studiare, ma questo non è un motivo sufficiente per non impegnarmi e lottare per l’ambiente. Quindi sto cercando di coinvolgere tutti i ragazzi erasmus che conosco».

Alessandro Cracco, al secondo anno di Scienze Cognitive a Vicenza, è di Vicenza. Anche lui è convinto che il corteo andrà bene. «In questi giorni abbiamo avuto tantissime adesioni: ci hanno contattati studenti delle superiori, insegnanti, associazioni, singoli cittadini che volevano informazioni. Ci saranno tantissimi giovani e in fin dei conti è normale visto che il movimento l’ha fondato una sedicenne».
«Non vedo l’ora che sia domani (oggi per chi legge ndr)», sorride Luisa Longobucco. Diciannove anni, maturità al Prati, è in attesa dei risultati del test per entrare a Medicina. Nel frattempo non smette di lottare per l’ambiente. «Spero e penso che ci saranno tante persone, nelle ultime settimane ci hanno contattati in tantissimi».

E a conferma, anche ieri sono arrivate altre adesioni al corteo. In piazza di sarà anche l’Anpi. L’associazione partigiani del Trentino, infatti, come spiega il presidente Mario Cossali, «aderisce convintamente alla marcia e invita iscritti e simpatizzanti a partecipare numerosi, non solo per la difesa dell’ambiente, come si dice ormai con un certo conformismo linguistico, ma per spingere i governi e per quanto ci riguarda prima di tutto il governo italiano a favorire una decisa inversione di tendenza nel modo di produrre e di consumare, nella consapevolezza che stiamo progressivamente distruggendo le risorse del pianeta, cioè il futuro delle prossime generazioni».

Anche i comitati No Valdastico arriveranno in città con bandiere e striscioni. «Ovviamente ci saremo - assicura Aaron Iemma, rappresentante del Coordinamento No Valdastico nord A31 -, di fronte a queste manifestazioni non possiamo certo tirarci indietro. E sarà l’occasione anche per procedere con la nostra raccolta firma, visto che ci saranno tantissime persone sensibili al tema ecologico».

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