E' morto il turista caduto con l'e-bike in Val di Genova

di Marica Viganò

Si è spento due giorni dopo la caduta in e-bike, mentre scendeva lungo la val di Genova.

Virgilio Menni, medico di 67 anni di Brescia, è morto lunedì notte nel reparto di rianimazione del Santa Chiara: troppo gravi le ferite riportate nell’incidente che lo aveva visto coinvolto nella tarda mattinata di sabato mentre, in sella alla sua bici elettrica, stava scendendo dal rifugio Bedole verso l’abitato di Carisolo.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe perso improvvisamente il controllo del mezzo, finendo a terra. Erano stati alcuni ciclisti a dare l’allarme, verso le 12.30: stavano salendo e pochi istanti dopo aver incrociato l’uomo lungo il sentiero, nella direzione opposta alla loro, avevano sentito il rumore della bicicletta che cadeva a terra. Erano immediatamente tornati indietro e oltre la curva che avevano appena affrontato avevano trovato l’uomo a terra.

Dato che in zona non c’è campo per i cellulari, il gruppo di biker si era diviso: alcuni si erano fermati sul posto per prestare le prime cure all’uomo, altri si erano invece immediatamente diretti a valle per chiamare i soccorsi. La chiamata di aiuto alla centrale unica dell’emergenza “112” era partita dal vicino rifugio Stella Alpina, i cui gestori avevano contattato la centrale unica dopo essere stati avvertiti dai ciclisti. In questo modo pochi minuti dopo la macchina dei soccorsi era già in azione: gli uomini del soccorso alpino della stazione di Pinzolo avevano raggiunto il punto della caduta via terra, mentre il medico rianimatore e l’infermiere avevano raggiunto la val di Genova a bordo dell’elicottero dei vigili del fuoco permanenti partito da Mattarello. L’equipaggio li aveva calati sul posto con il verricello.

Il ferito, Virgilio Menni, purtroppo era rimasto incosciente fin dagli istanti immediatamente successivi alla caduta a terra e le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Era stato disposto il suo trasferimento immediato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento dove, dopo due giorni nei quali il personale della terapia intensiva ha fatto tutto il possibile affinché si potesse riprendere, ogni sforzo si è rivelato vano. Menni è morto nella serata di lunedì.

Il sessantasettenne era un medico molto conosciuto e stimato a Brescia. Dal 1981 era medico di base del Villaggio Sereno, uno dei quartieri della città, prima con lo studio in via Tredicesima e poi, con due colleghi, in via Settima.

Menni lascia la moglie Rossana Zizzari, medico pure lei, specializzata in ginecologia, e tre figli, Riccardo, Alberto e Alessandra. Il funerale verrà celebrato dopodomani mattina, venerdì, a Brescia, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Crocifissa di Rosa.

Rimane ora ancora da capire che cosa sia realmente accaduto nella tarda mattinata di sabato. Le cause della caduta da allora non sono mai apparse chiare: la strada della val di Genova è asfaltata e non propone tratti pericolosi, neppure in corrispondenza delle curve. L’asfalto, come emerso dagli accertamenti, era pulito: non era né bagnato né sporco di ghiaino che avrebbero potuto far perdere aderenza alla bicicletta. Non ci sono testimoni dell’incidente. L’uomo potrebbe aver perso il controllo della sua e-bike per una disattenzione, per lo scoppio di una gomma, ma non si esclude neppure il malore.

Nella foto il medico deceduto Virgilio Menni

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