Anche stamane code e disagi per la voragine in tangenziale

di Leonardo Pontalti

Continuano anche oggi i disagi al traffico in tangenziale a Trento, dopo l’apertura, ieri, di una voragine tra la rotatoria del Marinaio e il ponte di Ravina (foto Alessio Coser).

Anche stamane lunghe code si sono formate per l’accesso alla città da Sud. Gli operai sono comunque al lavoro per ripristinare la carreggiata e la polizia di Trento sta gestendo il traffico.


 

Quella che all’inizio era apparsa come una buca piuttosto innocua, si è rivelata invece una voragine. Sotto l’asfalto, in tangenziale.
A scoprirla, nel primo pomeriggio di ieri nel rettilineo tra la rotatoria del Marinaio e il cavalcavia di Ravina, sono stati alcuni uomini del Servizio gestione strade della Provincia, che hanno così potuto far chiudere tempestivamente il tratto interessato, scongiurando il rischio di gravi incidenti.



I cantonieri erano intervenuti verso le 14 per sistemare quella che, in direzione nord, era stata segnalata come una buca, che si faceva sì sentire fastidiosamente dagli automobilisti in transito, ma che sembrava una questione da risolvere rapidamente.
Una volta sul posto, invece, gli operai hanno notato che attorno alla buca si era fermato un avvallamento. Brutto segnale. I cantonieri hanno così iniziato a scavare, potendo verificare come sotto lo strato di asfalto non vi fosse più il terreno necessario a sostenerlo.

Subito la carreggiata nord è stata chiusa all’altezza della rotatoria del Marinaio, con il traffico - proveniente tanto dal cavalcavia dei Marinai d’Italia che da Mattarello - che è stato obbligatoriamente deviato verso la rotatoria del casello di Trento sud e, da lì, lungo la bretella che la collega alla provinciale 90, a Ravina.

Nel frattempo è stato allertato il personale di Novareti: subito si era pensato al cedimento di una condotta fognaria, con le infiltrazioni all’origine della voragine.



Si è poi scoperto, invece, come il danno fosse legato al crollo di un muro di sostegno del cunicolo in cui sono posate le condotte. Un cedimento che ha portato ad infiltrazioni che hanno causato il dilavamento del terreno sotto alla soletta d’asfalto.
Per tutto il pomeriggio e la serata tecnici e operai di Novareti, assieme al personale del Servizio gestione strade, hanno lavorato per ripristinare il muro e riportare il terreno al livello necessario per poi posare in sicurezza un nuovo strato d’asfalto, con il tratto di tangenziale che è rimasto chiuso per tutta la notte. La speranza è quella di poterlo riaprire già entro l’alba di oggi, in modo da evitare che il flusso di veicoli della mattinata debba passare attraverso la provinciale 90 congestionando la viabilità non solo di Ravina ma anche dell’area tra via al Desert e via Jedin.

 

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