De Bertoldi e i film con "troppi neri" la replica di Longhi (Aquila Basket) "il colore della pelle è uno spettacolo"

di Matteo Lunelli

Qualche giorno fa, grazie a una serata finalmente libera dai (immaginiamo) numerosi impegni istituzionali, il senatore trentino Andrea De Bertoldi si è potuto rilassare davanti alla televisione. Un bel sabato sera sul divano con il telecomando in mano, insomma. Via allo zapping: su Rai 1 c’era “Quando parla il cuore”. Avanti: su Rai 2 altro film, “Quando l’amore si spezza”. Avanti? No. A questo punto il senatore ha mollato il telecomando e preso il telefonino, per fare un post sul proprio profilo Facebook. Copia incolla: «In prima serata su Rai1 un film con protagonisti indiani e su Rai2 con protagonisti prevalentemente di colore. Gli Italiani e le persone bianche non esistono più? Dobbiamo vergognarci della nostra Cultura?».

Un post che ha suscitato una serie di reazioni, politiche e non. Tra le tante, quella del presidente di Aquila Basket Luigi Longhi: «Un senatore della Repubblica Italiana votato da queste parti ha iniziato a sproloquiare circa il fatto che nei programmi Rai ci sono troppi neri in prima serata. Sulle prime pensavo fosse solo una battuta per avere un attimo di popolarità ma leggo che così non è. Anzi, il Senatore ribadisce che lo ha detto per difendere la nostra cultura e civiltà (lo ha scritto con le c maiuscole). Ecco, voglio dire ai miei amici che questa è la sua cultura e la sua civiltà (strettamente in minuscolo) e non la mia. Lo dico per evitare che si pensi che in Trentino ci siamo tutti lobotomizzati il cervello. Ps: Intanto, in prima serata da settembre offro uno spettacolo super alla Blm Group Arena con tanti ragazzi dai colori della pelle diversi che giocano insieme e regalano emozioni vere a migliaia di persone di tutte le età dotate di cervello che funziona».

Longhi, parlando di ribadire la posizione, si riferisce a un comunicato stampa di De Bertoldi, che intendeva replicare a una serie di reazioni politiche, del Pd Trentino in primis: un passo indietro? Un aggiustare il tiro? Assolutamente no. Il senatore aveva rincarato parlando di «film stranieri, con attori stranieri, di etnia differente: una società che non ci appartiene, ritengo sia semplicemente inadeguato alle istanze della moderna società italiana».

Per spiegare meglio, va detto che nei film nel mirino del senatore di Fratelli d’Italia eletto in Trentino c’erano neri come Denzel Washington, Morgan Freeman, Samuel L. Jackson, per intenderci. Neri come tanti degli atleti di Aquila Basket, quelli che portano 5.000 trentini al palazzetto per godere delle emozioni e dello spettacolo dello sport.

«Il punto è che in generale sta diventando un’escalation continua - aggiunge Luigi Longhi - perché nel post del senatore potremmo togliere i concetti di film e di Rai e mettere qualsiasi altro luogo e sarebbe lo stesso».

Come accennato il post su Facebook del presidente dell’Aquila, che parla a titolo personale e non della società, ha ricevuto ampi consensi: le sue frasi sono politiche (forse solo umane) ma non politicizzate, quindi più “facili” da condividere e rilanciare sui social. E ieri era al palazzetto per la Trentino Basket Cup, con la nazionale in cui giocano gli italianissimi e neri Biligha, Hackett, Brooks e Abass.

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