Il regolamento di "quota 100" sblocca l'anticipo del Tfs a 50 mila dipendenti pubblici

Dalla prossima settimana dovrebbe essere operativo il regolamento che consente ai dipendenti pubblici di intascare subito fino a 45 mila euro di liquidazione.

Finora invece chi prendeva il Tfr a rate doveva aspettare dai 24 ai 50 mesi. Per non parlare dei «quotisti», che secondo i sindacati potrebbero incappare in attese di oltre sei anni.

Visto che dal primo agosto le porte di «Quota 100» si aprono pure agli statali è stata impressa un’accelerazione anche al provvedimento per ottenere entro 75 giorni dalla richiesta, questo il tempo limite, almeno una tranche della buonuscita.

«Sono arrivati i pareri dell’Antitrust e del Garante della Privacy. È tutto a posto», ha annunciato il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia. Adesso non resta che inviare il regolamento al Consiglio di stato. «Entro la prossima settimana sarà operativo», assicura il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon.

Al testo ha lavorato infatti sia il Mef, che il ministero di Via Veneto e ovviamente quello della Pubblica Amministrazione.

Quando a inizio luglio le misure erano state messe a punto e inviate alle Authority per i pareri, la titolare della P.a., Giulia Bongiorno, aveva sottolineato: «con questo intervento si pone fine alla grave penalizzazione dei lavoratori pubblici ignorata dai precedenti governi». Bongiorno aveva ricordato come il finanziamento sarà detassato. A monte poi c’è anche un accordo con l’Abi, l’associazione delle banche.

L’anticipo del Tfs, si chiama così il Tfr dei dipendenti pubblici ante 2001, viaggia quindi in parallelo con l’entrata in vigore di «Quota 100» nella Pubbliche Amministrazioni. Fa parte tutto di un unico pacchetto contenuto nel «decretone». Ora, la prima ondata di pensionamenti, che partirà ad agosto, vedrà in uscita «9.151 persone», fa sapere Durigon. «Le domande già accolte sono 6.235», dove per numerosità spiccano enti locali e servizio sanitario nazionale. Ma il grosso è rinviato a settembre, quando si farà sentire il peso della scuola, le previsioni parlano di «22.330» riposi anticipati.

I 45 mila euro della liquidazione spetteranno però non solo ai «quotisti» (cioé chi va in pensione con la Quota 100) ma a tutti i pensionati pubblici, anche quelli che sono andati via già nei mesi precedenti senza niente in mano.

Un’operazione massiccia quindi, tanto che se la platea potenziale ricorresse compatta al prestito secondo alcune stime si muoverebbero circa 8 miliardi.

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