Il prof Ricciardi contro Segnana «A rischio migliaia di bambini»

di Nicola Marchesoni

«Stefania Segnana sappia che si sta prendendo enormi responsabilità». E ancora: «Se a settembre fa tornare all’asilo nido e alle materne i “non vaccinati” mette in pericolo migliaia di bambini».
Parole durissime. Pronunciate da Gualtiero Walter Ricciardi. Uno dei massimi esperti di vaccini mondiali. Nel 2015 era stato nominato presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

Carica dalla quale si è dimesso a gennaio, in polemica con la presunta scarsa collaborazione instaurata a suo dire dal governo Conte e con le posizioni assunte da importanti esponenti dell’esecutivo su questione di sanità e, in particolare, su vaccini e termovalorizzatori, da lui definite ascientifiche e antiscientifiche.

La giunta provinciale trentina ha deciso di chiedere una deroga alla Legge Lorenzin. Ha saputo?

Sono appena stato informato di quello che il vostro assessore alla Salute Stefania Segnana vuole fare. A lei faccio presente che sta commettendo una serie di gravi errori.

Quali?

Nella legge che porta il nome dell’ex ministro della Sanità, non si parla mai di deroghe. Si dice che alla fine dei primi tre anni dalla sua attuazione, e ancora dobbiamo arrivare a questo punto, sarà possibile fare un bilancio complessivo ed eventualmente riconsiderare l’obbligo per quei tipi di vaccinazioni che erano facoltative quando era  entrata in vigore la Lorenzin. Non si mette mai in discussione l’obbligatorietà su malattie come il tetano, l’epatite b, la difterite.

L’assessore Segnana sostiene che la situazione sui vaccini è migliorata. L’emergenza è davvero finita?

In effetti grazie alla legge Lorenzin rispetto a qualche anno fa il quadro è più confortante. A lei e alla sua giunta ricordo però che non è vero che la cosiddetta “immunità di gregge” è stata raggiunta. Questa si ha solo nel momento in cui tutta la popolazione e non solo la “coorte dei nuovi nati” raggiunge una copertura del 95%. Quando si parla di questi argomenti bisogna essere precisi.

Cosa si rischia se i “non vaccinati” vengono riammessi agli asili nido e alle materne trentine?

Tutti gli altri vengono immediatamente esposti a contrarre le malattie che si contrastano solo con i vaccini. Continua a preoccupare parecchio la meningite e la pertosse. E il morbillo: voi la sapete che una volta di questa malattia  avevamo un morto ogni 2.000 casi e negli ultimi anni, invece, di uno ogni 700 casi? La gente deve sapere che quando tornano, le malattie sono più pericolose di prima. E aggiungo un’altra cosa.

Dica.

Sono molto sorpreso da questa scelta di retroguardia del Trentino. Una decisione incomprensibile che arriva da una delle zone d’Italia che fino a pochi mesi fa in materia di vaccinazioni era un esempio. Anche da un punto di vista di convenienza politica, aggiungo, quella assunta dall’assessore Segnana è una posizione strana.

In che senso?

Prima dell’entrata in vigore della legge Lorenzin, il 30% delle famiglie italiane era contraria ai vaccini. Adesso i no-vax sono scesi intorno al 3% del totale. Questo è avvenuto perché grazie alle grandi campagne portate avanti per far capire l’importanza di proteggere i bimbi, molti papà e mamme hanno compreso l’infondatezza di diverse fake news che circolano soprattutto in Rete. E una certa parte politica che fa? Insegue una frangia di persone contrarie ai vaccini ormai ridotta ai minimi termini.

All’assessore Segnana dunque consiglia di ripensarci.

Sì. La sua è un’iniziativa intempestiva e pericolosa. Deve rendersi conto che se fa passare la linea del “non ci sono più rischi”, si prende la responsabilità di doversi un domani pentire se torneranno a diffondersi sul territorio dove opera malattie finora sotto controllo.

La legge Lorenzin a molti non piace e pare che sarà presto cambiata. Che ne pensa?

Ci sono tante voci, io ragiono per dati di fatto. E il principale dato di fatto di adesso è che la legge Lorenzin è ancora in vigore. Non so cosa succederà in futuro ma credo che almeno per il momento non ci sia tutta questa fretta di sostituirla con un’altra. Perché ha dato risultati straordinari. Mi domando solo perché non sono ancora state pubblicate le coperture vaccinali del 2018.

Rispetto al passato ritiene che si stia abbassando l’attenzione sul capitolo vaccini?

Qualche mese fa il dibattito tra le parti era in effetti più acceso, ma comunque per fortuna vedo che di copertura vaccinale si sta parlando sempre. È vero però che bisogna evitare che tornino a prevalere le informazioni false dei no-vax rispetto a quelle che hanno il conforto della scienza.

Dall’inizio dell’anno lei non è più presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Perché?

Le motivazione si sanno e non sto qui a ripeterle. Io continuo a impegnarmi su quello che porto avanti da una vita: i vaccini e la loro importanza. C’è una bambina di 10 anni che stiamo seguendo che sta morendo di tetano. Non è stato  possibile proteggerla attraverso l’obbligatorietà. Ecco, mi batto perché in futuro non si verifichino più situazione come questa. Se si ripeterà sarà una sconfitta per tutti.

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