Auto elettriche, corsa agli incentivi Possibile un risparmio fino a 12mila euro sommando aiuti provinciali e statali

di Zenone Sovilla

Il mercato dei veicoli elettrici comincia a registrare qualche movimento significativo e nel caso del Trentino il catalizzatore è la possibilità, che al momento sembra assicurata, di cumulare gli incentivi provinciali già in vigore (dal 2018) e l’ecobonus statale varato nella primavera scorsa. Per il consumatore (finché Roma consentirà il cumulo) significa poter arrivare a un massimo di 12 mila euro di abbattimento del prezzo di listino, nel caso delle auto elettriche.

L’impennata delle domande è stata verificata dall’Ufficio incentivi energia della Provincia autonoma di Trento: se nell’intero 2018 i cittadini che hanno chiesto incentivi sono stati settanta, nel solo primo semestre di quest’anno si è già superata la soglia delle cento pratiche aperte.

I finanziamenti provinciali riguardano l’acquisto di auto elettriche (da parte di privati o di imprese), di vetture ibride plug-in e di motoveicoli, con incentivi rispettivamente di 4.000, 2.000 o 1.500 euro. In quest’ultimo caso va tenuto presente che non sono compresi i ciclomotori (i classici motorini): si parla dei motoveicoli così come indicati dal Codice della strada (nel caso degli scooter, a seconda delle caratteristiche, possono rientrare o meno in questa categoria).

Gli autoveicoli ibridi plug-in (benzina/elettrico dotato di presa di ricarica) devono avere un minimo di 5 kWh di batteria.

Per quanto riguarda specificamente le automobili, per ottenere il riconoscimento dell’incentivo bisogna rivolgersi a rivenditori che si sono convenzionati come prevede la legge, impegnandosi a garantire uno sconto di 2 mila euro che si aggiunge all’incentivo. Questi saloni automobilistici sono in un elenco consultabile dai consumatori e naturalmente possono trovarsi anche fuori dal territorio provinciale.

La residenza del richiedente in provincia di Trento è invece un requisito essenziale per accedere ai contributi. La domanda può essere depositata recandosi negli uffici provinciali preposti, tramite posta raccomandata o anche inviando un email ordinaria o certificata (info a www.apiae.provincia.tn.it).
Esiste anche un’altra opzione, che chiama in causa i rivenditori cui è consentito inserire in fattura l’incentivo, accanto allo sconto, agevolando così l’acquirente e occupandosi poi direttamente di incassare il contributo dell’ente pubblico.

L’altra metà dei finanziamenti disponibili, quella statale, si basa su criteri diversi, che considerano il livello di emissioni dei veicoli. Rientrano ovviamente in ogni caso i mezzi elettrici, mentre in altri la valutazione dipende dalle caratteristiche tecniche indicate nel libretto di circolazione. Possono godere del finanziamento i veicoli immatricolati dal 1° marzo 2019: per quelli con emissioni inquinanti fino a 20 g/km l’importo è di 6 mila euro, mentre per la fascia da 21 a 70 g/km si cala a 2500 euro. Questo a condizione che si rottami un veicolo, altrimenti l’incentivo scende a 4 mila e a 1500 euro.

Lo Stato finanzia anche l’acquisto di veicoli a due ruote, elettrici o ibridi, di potenza inferiore o uguale a 11 Kw: viene erogato il 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo 3 mila euro (Iva esclusa).
Per chiedere i contributi è necessario registrarsi online e poi accedere alla piattaforma Ecobonus. Infine, uno sguardo ai prezzi delle vetture: le utilitarie elettriche più economiche partono dai 24 mila euro, quelle ibride plug-in da circa 33 mila euro. Gli incentivi, dunque, possono avere un incidenza percentuale molto elevata in termini di risparmio.

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