Colf e badanti evadono 2 milioni di euro al fisco

Quasi due milioni di euro non dichiarati nel giro di due anni: questo l’ammontare dell’evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Trento, che ha controllato una quarantina di colf e badanti, in maggioranza provenienti dall’Est europeo, che lavorano prevalentemente nelle valli di Non e di Sole.


Le Fiamme Gialle della Tenenza di Cles hanno iniziato le verifiche nei primi mesi del 2017: sono state trovate 13 collaboratrici domestiche, in prevalenza moldave e rumene, che hanno omesso di dichiarare 482.526 euro nei cinque anni precedenti.

Il numero di badanti che evadono il fisco è cresciuto nel 2018 a 15, per un totale di 768.746 euro evasi, mentre per il 2019 sono già state segnalate dieci collaboratrici, anche in questo caso prevalentemente rumene e moldave, che hanno evaso 596.682 euro. 

Il totale complessivo evaso è di 1 milione e 847.954 euro. In media, in uno spazio temporale di cinque anni, ognuna delle badanti sottoposte a controllo ha omesso di dichiarare circa diecimila euro per ogni anno.

Grazie alla collaborazione tra Finanza e Inps è stato possibile controllare anche gli elenchi delle collaboratrici domestiche i cui datori di lavoro hanno versato i contributi con cadenza trimestrale, confrontandoli poi con le risultanze nelle banche dati delle forze dell’ordine per verificare che le stesse avessero adempiuto - in presenza di redditi percepiti superiori agli ottomila euro previsti dalla normativa fiscale - alla compilazione della regolare dichiarazione dei redditi, conducendo nell’ultimo triennio ai risultati sopra riportati. Un controllo che verrà ora esteso e replicato a tutto il Trentino.

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