L'attacco di Marini (M5s) in consiglio provinciale «La maggioranza? Passano il tempo alla buvette a bere alcolici in grande quantità»

Una bufera. L'ha scatenata Alex Marini, consigliere provinciale del M5s. Nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede del gruppo consiliare del Patt e avente come tema centrale la figura di Kaswalder. Le minoranze, all'unanimità, hanno attaccato il presidente del Consiglio. Quale la sua colpa? Il non essere super partes.
 
L'accusa di Marini.
 
Ad un certo punto, il pentastellato perde la pazienza e dichiara:  “E’ evidente che il Consiglio provinciale viene utilizzato come strumento di propaganda per promuovere le politiche promosse dal Presidente della Provincia e della Giunta e a conferma di ciò abbiamo vari elementi, il primo è che la maggior parte del tempo i consiglieri di maggioranza lo passano alla buvette a bere, a consumare sostanze anche alcoliche, e in buona quantità...”.
 
I consiglieri che appoggiano Fugatti vengono accusati di essere burattini e alcolizzati.
 
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Immediata la reazione della maggioranza. La più dura è quella di Cia (Agire). Questo il suo comunicato.
 
Al di là della totale assenza di un nesso logico, questo è quanto dichiarato convintamente oggi dal consigliere Alex Marini (5 stelle), tra qualche sguardo perplesso dei presenti, nel corso della conferenza stampa di alcuni consiglieri di minoranza convocata per stigmatizzare “la non corretta gestione delle dinamiche d’aula”,richiamando il Presidente Kaswalder ad “utilizzare un metodo equilibrato e un approccio rispettoso nei confronti delle minoranze”.

Ora, a prescindere dal sacrosanto diritto di tutti i consiglieri di esprimere il proprio parere, sembra inevitabile far notare la contraddizione del politico che mentre invoca un approccio rispettoso nei confronti delle minoranze, fa intendere sostanzialmente che i consiglieri di maggioranza passerebbero tutti il loro tempo al bar a trangugiare alcolici. 
 
Dopo aver ascoltato la conferenza stampa, sembra inevitabile immagire il consigliere Marini come un bambino capriccioso che punta i piedi dopo che gli è stato negato il giocattolo dei suoi desideri, offeso per il mancato accoglimento delle sue richieste. Anche il sottoscritto al termine della precedente legislatura è arrivato con una cinquantina di interrogazioni senza risposta da parte della Giunta Rossi (in prima linea oggi in conferenza stampa) e altrettante con risposte non soddisfacenti, anche il sottoscritto si è visto bocciare ordini del giorno non attinenti all’argomento della legge in discussione (si pensi ad esempio al recente caso dell’ordine del giorno per promuovere una campagna informativa sui rischi connessi all'esposizione ai raggi UV, che Marini pretendeva venisse trattato in sede di discussione di una modifica della legge sulla formazione di medici specialisti), eppure mai mi sono permesso di etichettare a piacimento l’intero gruppo dei consiglieri di maggioranza come dei beóni.
 
Come consigliere di maggioranza (e in questo frangente è forse il caso di precisare anche astemio) chiedo il rispetto che il consigliere Marini invoca per se stesso, riportando la discussione in un alveo più "sobrio".

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