La band applaudita fa il bis ma il bar è multato per l'orario

di Flavia Pedrini

Costa caro il "bis" musicale concesso al pubblico da una cover band trentina, che venerdì sera si esibiva in un locale del centro storico. Per l'esattezza 179 euro. 

A tanto ammonta la multa comminata al gestore del bar e, in solido, ai musicisti. La polizia locale di Trento ha infatti contestato al gruppo lo sforamento dell'esibizione dal vivo rispetto all'orario autorizzato: l'accertamento è stato fatto alle 23.10, mentre lo stop delle musica dove essere tassativamente alle 23. Gli agenti hanno inoltre contestato l'amplificazione della grancassa attraverso l'ausilio di un microfono posizionato in corrispondenza della batteria.

A raccontare quanto successo sono gli stessi musicisti della band, che non nascondono «l'amarezza e la frustrazione» per quanto accaduto in una città turistica e universitaria.
«Venerdi scorso - scrivono gli artisti - un gruppo musicale si esibisce all'esterno di un locale di fronte a molte persone in piedi, oltre a quelle sedute ai tavoli che, con gioia ed apprezzamento sincero, si gustano la loro performance musicale». Un'esibizione, viene sottolineato, fatta «ad un volume assolutamente gradevole e rientrante nei decibel consentiti per legge».

L'evento, come viene indicato nel verbale di accertamento, era stato regolarmente autorizzato dal servizio competente del Comune fino alle 23. Ma cosa succede? «Il gruppo musicale smette di suonare alle ore 22.55 - ricostruiscono - A grande richiesta le persone presenti, però, richiedono a gran voce il cosiddetto e consueto "bis" ed il gruppo con piacere riprende a suonare per regalare 1 (uno) ultimo brano, ricambiando così con gratitudine il calore che la gente presente gli ha espresso con viva partecipazione ed affetto».
Ma che vuoi che sia una canzone in più, devono avere pensato, presi dall'entusiasmo per i generosi applausi riservati dal pubblico. «Questo porta inevitabilmente gli artisti della band a "sforare" di 10 (dieci) minuti e quindi il concerto si conclude a tutti gli effetti, come rilevato per iscritto, alle ore 23.10 (ventitrè e dieci)».

A quell'ora una pattuglia della polizia locale di Trento arriva presso il bar e procede con gli accertamenti di rito e immortala palco e strumenti. «Usciti dal locale - prosegue il racconto - chiediamo ai due agenti in divisa il perché di quelle foto e se ci faranno una contravvenzione per i dieci minuti trascorsi oltre il limite. Loro ci assicurano che questo non succederà».
Ma le cose vanno diversamente.

Ieri mattina è stato consegnato a mano il verbale con la contravvenzione da 179 euro (la sanzione amministrativa va da 89 a 534 euro). Per lo sforamento di dieci minuti, ma anche per l'amplificazione, stando al verbale. «A carico del gestore del locale e quindi ovviamente a carico degli artisti che si sono esibiti quella sera», viene evidenziato. Un epilogo amaro, una nota stonata - («È sinceramente "imbarazzante", per usare un eufemismo, aver notato con quanto zelo ci è stato rilevato il ritardo di 10minuti - che tuttavia non cancella l'affetto per il pubblico: «Un sincero grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno applauditi».

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