Furto di Postepay e truffe Un trentino sotto accusa

Vittima o truffatore? Per la magistratura avrebbe messo a segna una decina di truffe sulle auto usate, sparendo dopo avere incassato i soldi.
L’accusato, un trentino, si difende sostenendo di essere lui stesso una vittima dei truffatori, che utilizzerebbero le sue Postepay per incassare il denaro.

I fatti risalgono alla fine del 2017 e ruotano attorno ad una serie di annunci pubblicati su Subito.it, relativi alla vendita di piccole utilitarie usate: dalla Lancia Y alla Toyota Yaris o all’Opel Agila.

Automobili proposte a prezzi piuttosto appetibili. La tipologia di truffa è sempre la stessa: l’acquirente, dopo avere contattato il venditore via internet, si accorda, anche telefonicamente per acquistare la macchina. A quel punto il truffatore fornisce i dati delle tessere Postepay su cui caricare il denaro (pagamenti da 200 a 900 euro). A quel punto l’ignaro cittadino paga, ma appena il denaro arriva a destinazione il venditore sparisce e con lui anche l’automobile da comprare. I casi, una decina quelli oggetto di contestazione, sono successi tra il Trentino e la Lombardia ed è proprio attraverso i dati dell’intestatario delle tessere che gli inquirenti sono risalit al trentino.

L’uomo, però, sostiene che gli sono state rubate e che non ne ha denunciato il furto perché erano vuote, ma con dietro i codici. Insomma, ad incassare il denaro, non sarebbe stato lui, ma chi metteva a segno i raggiri. Per questo la difesa ha chiesto che vengano svolti gli accertamenti informatici per risalire anche all’indirizzo Ip da cui venivano pubblicati gli annunci. A confermare l’estraneità dell’indagato, inoltre, ci sarebbe il fatto che tutti i prelievi venivano fatti soprattutto in Lombardia, mentre lui vive a Trento.

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