Il 25% dei ragazzi trentini viene a contatto con droga

Un quarto dei trentini in età adolescenziale viene a contatto con sostanze stupefacenti o in grado di creare dipendenza, mentre due terzi dei giovani consumano abitualmente bevande alcoliche.

A dirlo, in occasione della presentazione del bando comunale per la prevenzione delle dipendenze, è stato il direttore dell’integrazione socio-sanitaria dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Enrico Nava.

Il professionista, esperto nel campo della promozione della salute, ha inoltre evidenziato come solo una piccola percentuale dei giovani coinvolti dal fenomeno sviluppa poi una dipendenza, mentre nella maggior parte degli adolescenti il consumo di sostanze stupefacenti o di alcolici rimane limitato e spesso sconosciuto agli stessi genitori.

«Solo una piccola percentuale dei giovani che vengono a contatto con droghe o alcolici sviluppa una qualche dipendenza, in molti casi per criticità che hanno a che fare con la sfera socio-famigliare», ha precisato Nava.

Secondo il dirigente, non vi sono attualmente statistiche affidabili per comprendere l’effettivo radicamento della diffusione di droghe tra gli adolescenti, in quanto il numero di casi seguiti dal Serd rappresenta solo «la punta dell’iceberg».

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