"Inseguito" dalla multa pazza Rogatoria dall'Olanda per 101 €

Inseguito da una rogatoria internazionale avviata dall’Olanda, procedimento che ora approda in Corte d’appello a  Trento. Tutto questo non per dare la caccia ad un pericoloso presunto malavitoso, ma per una multa da un centinaio di euro. Accade ad un giovane della val di Fassa, attualmente residente in Svizzera, “perseguitato” da una multa che non deve neppure pagare perché è stata irrogata in Olanda dopo che lui aveva venduto la macchina.

Il prossimo 10 di aprile del caso della “multa pazza” dovrà occuparsi in udienza collegiale nientemeno che la Corte d’appello di Trento, che di certo ha cosa ben più importanti di cui occuparsi.
Ad avviare la rogatoria - sulla base di una recente norma europea - è l’Olanda, ben decisa recuperare dall’Italia 92 euro di infrazione, più 9 di spese amministrative per un totale di 101 euro, per una multa non pagata.

Una Golf con targa italiana il 3 maggio dell’anno scorso, alle 19 e 18 minuti, era stata “pizzicata” nei pressi di Rotterdam da un’autovelox. L’auto correva a 95 chilometri orari (ridotti a 92 per la tolleranza) lungo una strada con limite a 80 chilometri all’ora.
Sin qui siamo di fronte ad una normalissima multa fatta all’estero. La questione, però, si complica perché le autorità olandesi contestano la violazione al giovane italiano che viveva in val di Fassa ma che ora lavora in Svizzera. Quest’ultimo nel frattempo aveva venduto la sua Golf giusto una settimana prima che il veicolo venisse sanzionato a Rotterdam.

Il procedimento, però, prosegue inesorabile. Come si precisa sull’invito al pagamento della sanzione, tradotto anche in italiano, «è sua responsabilità pagare la sanzione completa e le spese amministrative in modo corretto e puntuale. Se non paga puntualmente e interamente la sanzione irrogata, tale importo sarà aumentato del 50% e le verrà inviata un’ingiunzione. Se non paga l’importo dell’ingiunzione l’importo della sanzione più l’aumento sarà aumentato del 100%». Non solo, si avvisa l’automobilista che «vi è inoltre la possibilità che il procedimento venga trasferito ad un’autorità giudiziale del suo paese».

Detto, fatto. La multa “impazzita” è finita sui tavoli della Corte d’appello di Trento. La burocrazia italiana non scherza, ma quella olandese non è da meno. Viene spontaneo chiedersi quanto verrà a costare il recupero di questi 101 euro tra notifiche, udienza davanti alla Corte d’appello, spese legali per l’incolpevole destinatario della sanzione che ha nominato l’avvocato Karol Pescosta al lavoro per sbrogliare  una matassa di rilievo internazionale.

comments powered by Disqus