Accordo azienda-sindacati: postini in servizio un'ora prima

I postini inizieranno il servizio di recapito in anticipo e questo dovrebbe consentire un recapito, specie dei prodotti editoriali, più solerte. Il via libera ad un aggiustamento del nuovo modello di recapito a giorni alterni (ma con il supporto di linee business) è arrivato ieri sera grazie ad un accordo raggiunto in extremis tra Poste e sigle sindacali al completo (Cigil, Cisl, Uil e Failp-Cisal).
L'intesa ratificata al tavolo negoziale di secondo livello tra azienda è sindacati è arrivato nell'ultimo giorno utile. In caso di mancato accordo, infatti, Poste avrebbe applicato anche in Trentino il modello di recapito nazionale che sin qui ha dimostrato essere di difficile applicazione ad un territorio particolare come quello del Trentino.
A partire dal 18 di marzo saranno introdotti due diversi orari di ingresso. Per Trento e Rovereto si è deciso per un anticipo di un'ora. Il postino dunque arriverà al suo ufficio postale di riferimento alle 7 e 30. Considerando che c'è un importante lavoro preparatorio per mettere in ordine di consegna la corrispondenza, si può stimare che i postini di Trento e Rovereto inizieranno il loro giro di consegne tra le 9 e le 9 e 30. Nel resto della provincia l'orario di ingresso è stato anticipato solo di mezz'ora con inizio della consegna collocato tra le 9 e 30 e le 10. 
Sarà anticipato anche l'arrivo dei portalettere impiegati sulle linee editoria e business. L'arrivo è stato anticipato alle 8. Questo dovrebbe consentire di distribuire agli abbonati i giornali quotidiani rispettando il limite massimo delle ore 13 previsto dalla convenzione sottoscritta tra Provincia e Poste. Orario limite quello delle 13 che spesso nelle ultime settimane in alcune zone della provincia non era stato rispettato. 
Soddisfatti i sindacati: «Il risultato è positivo - sottolinea Marcelllo Caravello, segretario Failp Cisal - ci siamo sostituiti all'azienda accettando la sfida della qualità e della freschezza dei prodotti. È la dimostrazione che ci teniamo all'assegno (oltre 10 milioni di euro in tre anni, ndr) versato a Poste dalla Provincia per un servizio di qualità e soprattutto perché significa posti di lavoro». 
Il giudizio è positivo anche da parte di Catia Pancin, segretaria di Slp Cisl: «Siamo contenti perché la nostra proposta di anticipare l'orario di ingresso in servizio è stata, nella sostanza, recepita anche se in modo diverso tra grandi centri e il resto della provincia. Per questo nei prossimi giorni e settimane andremo a verificare cosa accade nelle valli soprattutto rispetto alla consegna dei giornali. Non tutto ci soddisfa e dunque continueremo a vigilare, ma di certo sono stati fatti sostanziali passi in avanti nella giusta direzione».
Il confronto tra sindacati e azienda non si esaurisce qui: ora saranno attivati tavoli tecnici per sciogliere i nodi organizzativi come l'alimentazione della corrispondenza attraverso i furgoni di Poste. Anche la logistica probabilmente dovrà anticipare i suoi tempi.

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