Poste, cede il soffitto al centro di smistamento

Momenti di paura verso le 13.30 di ieri al centro di smistamento di Poste Italiane nella zona industriale di Spini di Gardolo, in via dell’Ora del Garda: parte dei pannelli in cartongesso che costituiscono il soffitto del capannone, sono crollati sul pavimento: oltre una decina i pannelli da 40 centimetri per 40 che hanno ceduto, per una superficie complessiva di circa cinque metri quadrati di pannelli.

Solo per caso nessuno si trovava alle postazioni di lavoro che si trovano proprio in corrispondenza del punto interessato dal cedimento: a quell’ora l’attività del personale destinato alle lavorazioni interne della corrispondenza era infatti temporaneamente sospesa per la pausa pranzo ed i portalettere dovevano ancora iniziare a dedicarsi all’incasellamento, mansione che comporta un costante andirivieni proprio in corrispondenza dell’area interessata dal cedimento. Se solo tutto fosse avvenuto poco prima o poco dopo, dunque, i pannelli sarebbero finiti addosso ai dipendenti al lavoro.

Il personale che comunque si trovava all’interno della struttura è stato comunque evacuato precauzionalmente ed in via dell’Ora del Garda sono subito intervenuti i vigili del fuoco volontari del corpo di Gardolo che hanno effettuato un sopralluogo per verificare la situazione, dopodiché al centro di smistamento è stata fatta intervenire anche una ditta specializzata in modo da poter verificare l’effettivo stato anche del resto della copertura, per scongiurare il rischio di ulteriori cedimenti.
«È stato solo per una fortunata coincidenza che nessuno si è fatto male in quest’occasione - ha spiegato il sindacalista Lorenzo Decarli di Uil Post - ma la situazione è grave, anche perché non è nuova: già nel 2003 i pannelli del controsoffitto erano stati interessati da cedimenti. Ora ad anni di distanza la questione si ripropone.

È giusto specificare per completezza che in estate dovrebbero essere effettuati degli interventi di manutenzione e rinnovo delle componenti del controsoffitto, ma quello che ora ci preoccupa è quello che potrebbe accadere ancora da qui in avanti, nei mesi che verranno fino alla partenza di questi interventi. Dopo il cedimento ancora non è stata data comunicazione ai dipendenti riguardo a quel che si deciderà per la giornata di domani (oggi, ndr). Se il personale verrà fatto venire regolarmente al lavoro significa che i responsabili del centro si assumono la responsabilità di garantirne la sicurezza, ma quanto accaduto non ci lascia per niente tranquilli».

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