Addio al sorriso di Giovanni Ravanelli Aiutava bimbi malati e gli Sportivi ghiaccio

di Daniele Ferrari

Il sorriso e la generosità di Giovanni Ravanelli si sono spenti per sempre. Grave lutto nel mondo del volontariato sociale e dello sport della città di Trento per l'improvvisa morte di Giovanni Ravanelli, 61enne ragioniere del servizio politiche sociali della Provincia residente ai Solteri, e molto noto sia per il suo impegno decennale come volontario e segretario della sezione trentina dell'Associazione per il bambino in ospedale (Abio Onlus) e da sempre vicino al mondo dello sport e del pattinaggio velocità tra le fila della Sportivi Ghiaccio Trento (il papà Paride era stato tra i primi soci, dando vita anche allo storico Trofeo Alberto Nicolodi).
Mercoledì doveva essere un pomeriggio come tanti altri per Giovanni (Joe per gli amici), che aveva da poco terminato il suo impegno quotidiano presso gli uffici provinciali di via Gilli, dove si occupava con precisione e disponibilità delle gestione informatica dei contributi rivolti mondo del volontariato e del sociale (dopo tanti anni passati al servizio edilizia abitativa). Pochi minuti d'auto per raggiungere i magazzini di Abio Trento Onlus in via Tigli zona Clarina per mettersi a disposizione con generosità nella selezione di giochi e album di figurine da inviare nei reparti di pediatria dell'Ospedale di Trento e Rovereto, prima di iniziare il suo turno serale presso il reparto pediatrico del Santa Chiara, dove il suo sorriso e la sua simpatia era sempre ricercata da tanti bimbi malati e dai loro famigliari. Qui verso le 16.30 un tragico ed improvviso malore ha colpito Ravanelli che si è accasciato a terra non riprendendo più conoscenza. 
Il tempestivo intervento dei soccorritori di «Trentino Emergenza» e delle forze dell'ordine non è servito purtroppo a strappare Giovanni ad una fine prematura ed improvvisa, che ha lasciato un immenso dolore e commozione nella moglie Giovanna e nei fratelli Alberto e Fabio (anche loro impegnati tra le fila della Sportivi Ghiaccio Trento come dirigenti ed allenatori) ed in quanti lo avevano potuto conoscere ed apprezzare. 
«Giovanni era una presenza preziosa e insostituibile all'intero della Sportivi Ghiaccio Trento, un dirigente e collaboratore sempre disponibile in ogni evento - spiega il suo presidente Guido Tomasi - da quasi 50 anni si occupava della parte gestionale ed informatica del Trofeo Nicolodi, ed anche due settimane fa aveva gestito al meglio le iscrizioni e classifiche di oltre 200 atleti. Siamo vicini alla moglie ed ai fratelli, lo ricorderemo sicuramente il 16 marzo al palaghiaccio di Trento in occasione del "Trofeo Benini-Ravanelli" dedicato prima al ricordo del papà Paride ed ora al sorriso e generosità di Giovanni». 
I funerali di Giovanni Ravanelli si terranno domani, sabato, alle 11 al cimitero di via Giusti a Trento.

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