Soccorso Alpino del Trentino: Mabboni per il dopo-Alimonta

È la guida alpina e forte alpinista Mauro Mabboni il nuovo presidente del Soccorso alpino del Trentino. Il servizio cambia pagina: si è chiusa ieri l’era di Adriano Alimonta - epoca di importante crescita tecnica, ma anche di forti contrasti interni - e si è aperta una nuova stagione.

La candidatura di Mabboni, considerata di garanzia e lontana dagli schieramenti interni, ha raccolto un consenso pressoché unanime. All’assemblea ordinaria dei capostazione e vicecapostazione, Mabboni è stato eletto a larga maggioranza. C’è stata solo una manciata di schede bianche, primo segno tangibile di un percorso di pacificazione interna partito da qualche mese, con la ricerca di una figura interna al Soccorso alpino che potesse catallizzare un consenso trasversale.

Alla fine la scelta è caduta su Mabboni, alpinista dal ricco curriculum dalle Dolomiti (dove continua ad aprire vie nuove, senza darne pubblicità) fino alla Patagonia (dove nel 1994 vide morire il compagno di cordata e amico Fabio Stedile durante la discesa dal Cerro Torre). È stata soprattutto la fama di tecnico preparatissimo (è istruttore delle guide alpine e del soccorso alpino nazionale), lontano dalle sfide di potere interne al servizio, a convincere la base che Mabboni fosse la persona giusta. Proprio quella base che il nuovo presidente vuole valorizzare.
Il commiato di Alimonta.

All’assemblea è intervenuto anche il presidente Adriano Alimonta che, commosso, ha salutato quella che lui stesso ha definito «la mia famiglia». Il presidente uscente ha voluto esprimere un augurio per il futuro: trovare la coesione affinché il nuovo presidente e il nuovo Consiglio direttivo possano lavorare in un clima sereno e costruttivo. Poi ha lasciato l’assemblea.

«Da presidente vorrei impostare un lavoro di squadra ha detto Mabboni - per superare i dissapori interni all’organizzazione in modo che si torni a parlare di Soccorso alpino esclusivamente per il suo impegno sul campo nel soccorso in montagna e nella prevenzione degli incidenti su terreno impervio. Dobbiamo ritrovare l’armonia e il dialogo per il bene di tutta l’organizzazione e lo possiamo fare soltanto lavorando tutti insieme verso un’unica direzione. Aggiungo un ringraziamento ad Adriano Alimonta per tutto ciò che ha fatto per il Soccorso alpino del Trentino, sempre con dedizione e passione».

Adriano Alimonta, a nome del Soccorso alpino, ha poi consegnato una targa di riconoscimento a Rosario Fichera, dal 2006 socio della stazione di Fai della Paganella e responsabile del Coordinamento comunicazione; Ameriga Zambaldi, socia dal 1991 e già Capostazione della Bassa Valsugana; Gianbattista Calenzani, socio dal 1973 della stazione Centro Fassa. A loro va «un profondo ringraziamento per la dedizione, la professionalità e l’impegno dimostrati».

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