Lupi, Costa in Trentino deve cedere a Salvini: deciderà lui

Diventa un piccolo «giallo» la questione della gestione dei lupi in Trentino. Ieri infatti è stato in visita in provincia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (5 Stelle), colui che qualche mese fa ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la nuova legge provinciale elaborata dall’allora assessore Dallapiccola per il «contenimento» dei lupi in Trentino. E ha detto molte cose, diversamente interpretate.

«Sappiamo che questo è un problema, quindi ho annunciato che sto per varare il nuovo Piano nazionale per i grandi carnivori; non per abbattere lupi e orsi, ma per venire incontro ai disagi della popolazione e degli allevatori. Faremo una sperimentazione, per la quale stanzzierò un milione di euro, e che avverrà proprio qui, in Trentino» ha dichiarato ai microfoni del TgR Rai.

Il governatore Maurizio Fugatti però la mette giù diversamente: «Abbiamo sentito che c’è stata poi un’apertura per una sperimentazione di una gestione diversa dei grandi carnivori e il riconoscimento che in caso di problemi di pubblica sicurezza la competenza è in capo al ministero dell’Interno e delle sue articolazioni: mi sembrano aperture interessanti». La differenza è enorme: in sostanza, se Fugatti e le altre regioni del Nord affermano che c’è un problema di ordine pubblico (peraltro smetito dagli esperti nazionali di lupi), allora la competenza passa da Costa (5 Stelle) al Ministro dell’Interno (Salvini, Lega Nord).

Così anche il comunicato stampa finale: «Il ministro Costa - riferisce l’amministrazione provinciale in una nota - ha annunciato la presentazione del piano grandi carnivori alla Conferenza Stato Regioni e la previsione, con il coinvolgimento dell’Ispra, di una sperimentazione nel territorio trentino, lavorando assieme, per trovare le migliori mitigazioni e la migliore convivenza. I problemi di ordine pubblico, ha aggiunto il ministro, sono un’altra cosa e fanno capo al ministero dell’Interno e alle sue strutture».

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