Ancora qualche fiocco, poi arriva l'ondata di gelo

AGGIORNAMENTO: Ha riaperto poco prima delle 14 anche l’ultimo tratto della statale 12 del Brennero, quello tra colle Isarco e il valico di confine. Era rimasto chiuso da ieri per le forti nevicate degli ultimi due giorni, sommandosi a quello dell’analogo tratto dell’autostrada.
Per l’A22 intanto resta traffico intenso dall’inizio della mattina in direzione nord tra Chiusa e Vipiteno, dove dalla fine della mattina si stanno formando delle code proprio per l’elevato numero di mezzi in transito.

 

AGGIORNAMENTO: Nevica ancora in Alto Adige nella zona di confine, mentre dalle 23 di ieri l’autostrada del Brennero A22 è di nuovo percorribile in entrambe le direzioni nella parte altoatesina, secondo le informazioni fornite dai vigili del fuoco.

Il tratto in direzione nord tra Chiusa e Vipiteno, rimasto chiuso dalle 8 di ieri mattina, è stato inizialmente riaperto per una sola corsia.. La circolazione comunque, a causa della notevole presenza di neve, è possibile con cautela e le dotazioni invernali adeguate.

La strada statale 12 del Brennero è stata anch’essa liberata e pulita con lame spalaneve e mezzi spargisale e dalle 2 di oggi è nuovamente percorribile in entrambe le direzioni fino a Vipiteno, anche questa con l’attenzione necessaria al fondo stradale non del tutto pulito. Rimane chiusa nell’ultimo tratto, quello della Val di Vizze tra Vipiteno e il passo del Brennero.

Nella notte si sono formate nel tratto di confine code anche in direzione sud, in corrispondenza del tratto chiuso per tutta la giornata di ieri in nord. Prima della mezzanotte le code erano arrivate a 6 chilometri, per ridursi fino ad azzerarsi dopo che la circolazione in nord è stata ripristinata.


 

La nevicata sul Trentino, che ieri si è tramutata in pioggia in gran parte della Valle dell’Adige e fino ai 1200 metri di quota, lascia però metà provincia ammantata di bianco. Dalla val di Fiemme e Fassa alla Val di Non e Sole, come in Rendena, si parla di oltre 70 centimetri di neve.

E anche stamattina i fiocchi hanno ricominciato a cadere.

Il rialzo delle temperature, però, ha molto appesantito il manto nevoso e quindi permane lo stato di allerta grado 4 su tutto il territorio. Come si ricorda, ieri duie valanghe sono cadute sul Pordoi (5 sciatori coinvolti, uno salvato per miracolo) e sulla strada di Passo Sella.

Ma cosa succederà nei prossimni giorni? Meteotrentino ci spiega che nella notte sono iniziate nuove deboli precipitazioni sui settori meridionali e fino al primo mattino. Nelle prime ore di oggi sono attese nevicate oltre 700-1000 metri circa. Le precipitazioni cesseranno nel pomeriggio. Un sensibile miglioramento è previsto a partire da lunedì con brusco calo delle temperature specie per martedì, con ghiaccio e freddo intenso.

IN ALTO ADIGE

È stata riaperta, ma solo per le autovetture, l’Autostrada del Brennnero bloccata ieri per tutto il giorno da lunghe colonne di tir fino a 12 chilometri nel tratto più a nord, fra Fortezza e Vipiteno. Con le auto intrappolate per l’intera notte, 12 ore o anche di più. I camion non possono muoversi, anche perché in Austria il divieto continua fino a lunedì mattina.

È stata la neve, prevista e abbondante, che ha gettato nel caos una parte della viabilità altoatesina. Se la prima nevicata di giovedì aveva portato a una chiusura temporanea di quel pezzo di arteria, già piena di camion, da ieri alle 8 la chiusura del tratto da Chiusa a Vipiteno in direzione nord non è più stata revocata. Nemmeno a sera. Con l’aggiunta di una valanga caduta proprio lì in mattinata, al chilometro 5, ma senza conseguenze su persone. E il premier Conte in serata ha annunciato che a febbraio «presenteremo un grande Piano nazionale con centinaia di progetti e opere immediatamente cantierabili, non solo per fronteggiare l’emergenza ma anche realizzare interventi strutturali».

Dalla trappola di neve dell’Autobrennero le ultime auto sono state fatte uscire dalla trappola dei tir incolonnati ieri intorno alle 15. Ad alcune è stato poi consigliato di tornare indietro, anzichè proseguire verso nord. Il Codacons ha annunciato un esposto alla procura. «Chiediamo un’indagine per interruzione di pubblico servizio e blocco stradale», ma anche di «identificare e indagare tutti i conducenti di Tir e auto entrati in autostrada senza il necessario equipaggiamento».

Anche per i dirigenti dell’A22 la causa del caos è stato il mancato rispetto delle regole, ovvero il mancato uso delle gomme antineve o delle catene.
«La situazione è stata causata da numerosi mezzi pesanti non attrezzati, che sono scivolati e si sono messi di traverso. Da 24 ore 200 uomini sono ininterrottamente in servizio» aveva detto già di prima mattina il direttore tecnico generale dell’A22, Carlo Costa.

Un’affermazione ribadita a sera dall’Autobrennero, che però ha indicato anche un’altra serie di fattori. «Purtroppo - ha chiarito la società - il divieto di transito istituito dalle Autorità austriache porta ogni venerdì a un aumento del traffico pesante, per passare il confine prima delle 22 ed evitare una lunga sosta nel fine settimana. In concomitanza, numerosi motociclisti si sono avventurati sulla carreggiata nord, nonostante la nevicata, per raggiungere un noto motoraduno che si tiene ogni anno in Baviera. La velocità ridotta e le numerose cadute hanno obbligato i mezzi pesanti a frequenti fermate e invasioni di corsia di sorpasso a loro vietata, con la conseguente difficoltà nel ripartire in salita».

Tir che sono ancora in colonna nel tratto tra Chiusa e Vipiteno e per loro sono stati allestiti dei punti di ristoro- accoglienza. Ieri nel pomeriggio c’è anche stato chi si è sentito male e per i soccorritori sono stati necessari l’elicottero per individuare il tir in questione tra le centinaia in colonna.

Neanche i binari sono stati risparmiati dall’eccezionale nevicata. Il gruppo Fs Italiane ha attivato nella mattina in Trentino Alto Adige, lo stato di emergenza grave che continuerà anche oggi.

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