Più forti di pregiudizi e sindrome di Down «Luca + Silvana»: l'amore diventa un film

di Fabio De Santi

Due ragazzi affetti dalla sindrome di Down che si amano e hanno tutta l’intenzione di suggellare il loro rapporto con il matrimonio. Loro sono Luca e Silvana e la loro storia, semplice ma anche decisamente curiosa, è stata raccontata dal regista Stefano Lisci grazie al particolare progetto creato insieme a Cooperativa 19. I dettagli di «Luca + Silvana - il documentario» sono stati illustrati ieri nello spazio della Bookique in San Martino a Trento. Un’ occasione per lanciare un appello legato ad una raccolta fondi di crowdfunding sul web, che si chiuderà il 22 gennaio, per finanziare il progetto.

«Circa due anni e mezzo fa - racconta proprio il regista Stefano Lisci - dopo una proiezione del documentario “Bar Mario”, sono stato contattato da Luca e Silvana che mi chiesero di realizzare un breve video. In un primo momento non capii la loro richiesta ma successivamente, quando parlai con Claudia (la madre di Silvana) compresi che necessitavano di un video per dimostrare la loro autonomia nelle faccende domestiche. Ho poi avuto modo di conoscere meglio la loro storia e il video ha preso le forme di un vero e proprio documentario».

La storia raccontata in «Luca+Silvana - il documentario», è quella di due persone che vogliono sposarsi e passare la vita assieme; ma non per tutti compiere questo passo è così facile come sembra. Ora, dopo mesi di ricerche e di studi, di contatti con associazioni e con istituzioni, il documentario è in lavorazione e vuol far conoscere a tutti il rapporto speciale fra Luca e Silvana.

«Il documentario - raccontano i responsabili di Cooperativa 19 - ha bisogno di risorse per essere portato a termine e per questo motivo è stata lanciata una raccolta fondi grazie alla quale tutti possono contribuire alla sua realizzazione ricevendo delle ricompense davvero speciali». Nell’incontro di ieri, moderato da Anna Bressanini, fondatrice della casa di produzione trentina Will o Wisp insieme a Martin Alan Tranquillini, si è parlato del documentario e dei temi che tratta alla presenza dei protagonisti, del regista Stefano Lisci, di Claudia Cannavacciuolo, psicologa, psicoterapeuta e mamma di Silvana, di Massimiliano Gianotti, produttore e presidente di Cooperativa 19 e di Francesca Cozzio, al vertice di Aipd Trentino, associazione che opera senza fini di lucro a favore delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie.



È stata un’occasione per scoprire qualche anticipazione e i retroscena della pellicola e per capire in quale modo si può sostenerne la realizzazione, scegliendo tra le diverse donazioni possibili sul sito di crowdfunding. Questo tipo di raccolta fondi permette infatti alle persone di essere parte attiva del progetto e prevede una ricompensa in basa alla somma donata: dai semplici ringraziamenti, ai gadgets del film fino a ricompense speciali per i sostenitori più generosi. Per coprire l’intero budget servono anche altre risorse che la produzione sta cercando. «Siamo certi che grazie al sostegno di tutti - sottolinea  Massimiliano Gianotti, produttore e Presidente di Cooperativa19 - riusciremo a portare a termine il progetto e a far conoscere la storia di Luca e Silvana, convinti che il messaggio e il valore che porta con sé siano unici e per questo debbano essere raccontati».

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