Il diamante era taroccato «Bidone» da 3mila euro

Pensava di aver acquistato un diamante da 3,5 carati,  invece aveva speso 2.990 euro per un frammento di moissanite sintetica di valore irrisorio. È stata certo una brutta sorpresa quella patita da una donna che gestisce un negozio di preziosi a Trento.

La consulenza gemmologica fatta sulla pietra ha confermato che il presunto affare era in realtà un pesante «bidone». Anzi, secondo la procura si tratta di una truffa. Questo è il reato che viene contestato alla donna: imputata è una 42enne residente a Torino che vendette il presunto diamante.

Quest’ultima per ingannare l’acquirente disse di essere la commercialista di una nota catena di negozi della città aggiungendo di avere l’improrogabile necessità di disporre subito del denaro ritardando dunque i controlli sulla bontà della gemma. L’acquirente della moissanite sintetica si è costituita parte civile chiedendo il risarcimento dei danni, quantificati in 3 mila euro.

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