L'ex direttore del Punto d'Incontro «Si preferiscono i simboli ai cristi veri»

«Si preferiscono i simboli ai cristi veri. Questa è la religione pagana, non ha nulla da spartire con la fede in Gesù di Nazareth». L’ex direttore del Punto d’Incontro Piergiorgio Bortolotti si schiera contro la richiesta del presidente Maurizio Fugatti di esporre il crocifisso e allestire il presepe in tutte le scuole trentine. «La difesa della religione cristiana va messa in pratica nella vita quotidiana» evidenzia Bortolotti, che osserva: «L’esposizione del simbolo religioso rischia di diventare un elemento di divisione; fa riflettere il fatto che se ne parli nei giorni in cui è stato annunciato che non tutti i profughi pakistani saranno accolti a Trento».

Sul tema interviene il direttivo dei laici trentini, che attacca: «Nell’ansia di imitare il suo “Capitano”, il nuovo presidente vuole a tutti i costi mandare segnali del suo insediamento, con l’effetto di confermare che la storia, quando si ripete, lo fa in forma farsesca. Dopo i vigilantes per scongiurare l’acido urico sulle antiche pietre ora l’obbligo di presepe e crocifisso nelle scuole, in totale spregio dell’impostazione laica della nostra Costituzione e del ritardo cronico con il quale il nostro Stato non vuole mettere mano a regi decreti risalenti al Ventennio né alle indicazioni dal contesto giudiziario europeo».

Anche l’Arcigay fa sentire la sua voce: «Fugatti propone una visione distorta che ha un unico grande obiettivo: disgregare la società trentina». E riferendosi a quanto accaduto nella scorsa legislatura, l’associazione per i diritti degli omosessuali aggiunge: «Ricordiamo bene l’ostruzionismo folle e insensato del centro-destra e della Lega quando nell’aula del consiglio provinciale si discuteva di portare nelle scuole trentine la lotta alle discriminazioni e al bullismo omofobico. Quello era indottrinamento, il crocifisso e il presepe sono “riscoperta delle tradizioni”».

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