Prima neve in Trentino: fiocchi anche in valle

Lo avevano detto: ecco la prima nevicata diffusa su tutto il Trentino. Da ieri sera infatti la perturbazione fredda sta interessando le valli, e anche con qualche fioccco anche il capoluogo. E anche stamattina la neve sta arrivando, in maniera più consistente. Per chi non ha ancora montato gli pneumatici da neve, c'è l'obbligo di avere almeno le catene a bordo, altrimenti non si può circolare. 

Il sito ufficiale di Meteotrentino parlava chiaro: «lunedì e martedì in prevalenza nuvoloso o molto nuvoloso con temperature massime in ulteriore calo. Probabili deboli precipitazioni sparse per lunedì, nevose oltre 600-800 m circa, ma localmente anche a quote inferiori. Le precipitazioni saranno più diffuse dalla nottata e fino a martedì mattina, nevose inizialmente anche nei fondovalle con limite della neve in aumento a fine evento oltre 600-800 m. Già dal pomeriggio sono attese schiarite e per mercoledì e giovedì è previsto cielo in prevalenza nuvoloso, seppur con tratti soleggiati, e con bassa probabilità di precipitazioni. Un nuovo peggioramento è probabile per venerdì».

Anche l'appassionato di metereologia Giacomo Poletti, sempre molto attento agli eventi locali, si è galvanizzato e su Facebook già da giorni parlava di «possibili sorprese», bianche ovviamente. Dice Poletti: «In Trentino si respira aria turkmena/kazaka (o turcomanna/cosacca, fate voi)» e mostra una mappa dell'Europa, con il tragitto dell'aria fredda. Quindi dopo la domenica serena «da lunedì pomeriggio peggiora: lunedì sera probabile neve a quote bassine (in fondovalle?) su Valsugana e est Trentino, fino a martedì mattina. Martedì in giornata aumento della quota neve. Da definire le quantità, comunque sembrano scarse in basso; sopra i 1000/1200 m potrebbe nevicare fino a martedì sera!».

Intanto ieri si registrano già i primi record: alla diga del Careser (sopra Peio) la neve ha raggiunto 1,20 metri. Intanto in montagna il freddo ha fatto partirte i cannoni da neve in tutto l'arco alpino: la partenza della stagione - in molti casi - sarà anticipata al 30 novembre. 

Gli esperti meteo richiamano pèerò l'attenzione su quello che potrebbe verificarsi quest'inverno nei boschi colpiti dall'ondata di maltempo delle ultime settimane. «In caso di forti nevicate e gelate - dice il direttore di Meteotrentino Alberto Trenti - il pericolo valanghe potrebbe aumentare sensibilmente complici le migliaia di tronchi
ancora presenti a terra». Quindi «I prossimi anni la situazione potrebbe però peggiorare ulteriormente considerando il fatto che gran parte del materiale verrà rimosso e rimarranno così senza protezione naturale vaste zone fino ad ora non interessate dal fenomeno delle valanghe», ha spiegato Trenti.

Ecco una carrellata di immagini di ieri in varie località trentine:

La prima neve sul Trentino

 

 

 

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