Translagorai: il comitato scrive a Fugatti, la Sat medita

Non c'è pace per il progetto «Translagorai», con il protocollo d'intesa firmato dall'allora asseoore Gilmozzi, la Magnifica Comunità di Fiemme, i Comuni interessati e la Sat. Il gruppo Facebook «Giù le mani dal Lagorai!» che conta oltre 18 mila iscritti, dopo la «serata di confronto» allo Spazio Sat di Trento, ha deciso di scrivere una lettera al nuovo presidente della Provincia Fugatti, chiedendiogli di rivedere le decisioni prese. E intanto la Sat centrale, che ha nuovamente riunito le sue Commissioni, domani alle 12 farà un importante annuncio in conferenza stampa.

Il Comitato scrive a Fugatti: «Gentile Presidente, intorno al “Progetto Translagorai” voluto dal precedente governo si è formata una forte azione di opposizione riunita nel gruppo facebook “Giù le mani dal Lagorai”, che attualmente conta circa 18.600 iscritti.  Tra gli oppositori, varie associazioni come i Malghesi e Pastori del Lagorai, Italia Nostra, Mountain Wilderness, WWF Trentino, LIPU, LAC, OIPA, PAN-EPPAA, personaggi di spicco tra i quali due ex presidenti SAT, Elio Caola e Piergiorgio Motter, alpinisti di fama come Alessandro Gogna e Franco Perlotto, guide alpine, naturalisti, esponenti della cultura e della scienza. Anche il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa si è dichiarato contrario e ha invitato la Provincia a rivedere il progetto nella sua recente visita a Paneveggio.

Siamo assolutamente favorevoli al “Progetto Translagorai” laddove si propone il recupero delle malghe, purché non diventino ristoranti come proposto, ma si punti invece al recupero e al sostegno delle attività tradizionali della pastorizia e allevamento. Il Lagorai è un vasto territorio che ha conservato miracolosamente delle caratteristiche naturali di eccezionale valore ambientale, con ben 35 siti di interesse comunitario su 57 dell’intera Provincia.

Da secoli l’uomo abita il Lagorai traendo dalle sue risorse ambientali il necessario per vivere in modo sostenibile. Dobbiamo conservare questo prezioso patrimonio collettivo così come i nostri avi ce l’hanno tramandato, affinché possiamo a nostra volta lasciarlo intatto alle nuove generazioni.
Il turismo di massa in Trentino è già molto sviluppato, il “Progetto Translagorai” punta ad un potenziamento delle infrastrutture che comprometterà irrimediabilmente le sue caratteristiche più preziose: un ambiente ancora in gran parte integro, la bellezza dei paesaggi, il relativo isolamento, il silenzio. Il Lagorai non deve essere colonizzato dal modello unico di turismo che impera in Trentino e che ha reso peraltro invivibili le Dolomiti in alcuni mesi dell’anno, per le quali si ipotizza addirittura la chiusura dei passi. Gradiremmo avere delle Sue considerazioni in merito, un segnale di discontinuità col governo precedente per una revisione e ripensamento del progetto».

La Sat intanto ha diramato l'avviso per una Conferenza Stampa «Translagorai – Storia di un percorso», che si terrà domani martedì 20 novembre 2018 ore 12.15 alla Casa della SAT di Via Manci 57 a Trento. « A seguito delle recenti riunioni del Consiglio Centrale della SAT la presidente Anna Facchini e la Giunta del Sodalizio hanno indetto una Conferenza Stampa per illustrare le decisioni scaturite a seguito del lungo e articolato percorso di approfondimento che ha caratterizzato e accompagnato il progetto Translagorai».

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