Maltempo, oltre ai danni il peso dei mutui

di Francesco Terreri

Nelle zone del Trentino colpite dal maltempo, famiglie e imprese hanno in corso con le banche finanziamenti per 2,9 miliardi di euro. Di essi, oltre 530 milioni sono mutui per l’abitazione o per le attività economiche. Tutte le principali banche locali e nazionali, dalla Cassa di Risparmio di Bolzano alle Casse Rurali, da Intesa Sanpaolo a Unicredit, hanno deciso o stanno per decidere la moratoria sulle rate dei mutui per le famiglie e le aziende che abbiano avuto case, capannoni, attrezzature, stalle, serre danneggiati da frane, allagamenti, trombe d’aria. I mutui da ristorare potrebbero ammontare ad alcune decine di milioni di euro. I dati della Banca d’Italia sui prestiti arrivano al livello delle valli e dei comuni maggiori.

In Val di Sole (Malè) i prestiti in corso di famiglie e imprese sono pari, a fine 2017, a 139 milioni. Di essi, circa 25 milioni sono mutui. È in questo ambito che troviamo i finanziamenti in carico agli sfollati, alle famiglie e alle aziende che hanno avuto immobili e attrezzature danneggiate, a partire dagli abitanti di Dimaro colpita dalla frana. Nella vicina Val di Non (Cles), parliamo di 575 milioni di crediti totali in corso, di cui oltre 100 milioni di mutui, all’interno dei quali individuare chi ha subito danni. Dall’altro versante di Folgarida, invece, cioè in Rendena, a Pinzolo si contano 210 milioni di prestiti di cui quasi 40 milioni di mutui. Più a sud, a Storo, dove sono stati segnalati danni all’agricoltura, abbiamo 172 milioni di prestiti in corso con una trentina di milioni di mutui.

In Val di Fiemme contiamo 252 milioni di prestiti a Cavalese e 189 milioni a Predazzo, con un volume di mutui complessivo di circa 80 milioni. In Val di Fassa abbiamo 332 milioni di crediti a famiglie e imprese (Moena 102 milioni, Pozza 102, Canazei 128), di cui circa 60 milioni di mutui. Di essi, oltre 20 sono a Canazei colpita dalla frana. A Primiero San Martino di Castrozza i prestiti in corso sono pari a oltre 181 milioni, di cui più di 30 milioni sono mutui. Dentro queste cifre ci sono le famiglie e le imprese in sofferenza che dovrebbero essere beneficiari della moratoria. Danni estesi si contano in varie zone della Valsugana. In totale nell’area i crediti bancari a famiglie e aziende ammontano a 765 milioni. Di essi, 493 milioni fanno capo a Pergine, 166 milioni a Borgo, 105 a Levico Terme.

In tutto i mutui si attestano sui 140 milioni, di cui 20 a Levico, la città più colpita. Non vanno poi dimenticati gli Altipiani Cimbri. A Folgaria i prestiti bancari in corso sono pari a 70 milioni, di cui oltre 10 milioni sono mutui. In aiuto alle persone e alle imprese che hanno avuto danni dal maltempo le Casse Rurali delle zone più colpite si stanno coordinando per la moratoria sulle rate dei mutui di case e aziende danneggiate, un plafond di finanziamenti di emergenza e la consulenza sui risarcimenti. Sparkasse ha già deciso la moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui e un plafond di 10 milioni per finanziamenti a medio lungo termine a condizioni di favore. Intesa Sanpaolo ha aggiunto al plafond di 270 milioni per le regioni del Nord Est la sospensione per 12 mesi delle rate dei finanziamenti a famiglie e imprese. Unicredit ha deciso un «prestito sostegno» a tassi agevolati e la moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari delle imprese e dei mutui ipotecari dei privati delle zone colpite che abbiano subito danni

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