In Valsugana tante ordinanze Stop utilizzo acqua potabile

AGGIORNAMENTO: Anche Pergine ha deciso di vietare l'utilizzo dell'acqua potabile dell'acquedotto comunale.

Ecco l'ordinanza del sindaco:

 


Non solo problemi alla viabilità e alla tenuta del territorio: l'ondata di maltempo che in queste ore si sta abbattendo sul Trentino sta causando disagi anche per quel che riguarda la rete idrica.

Soprattutto in Valsugana, dove da ore dai rubinetti esce in alcuni casi acqua torbida. Sono quindi molti i sindaci che stanno emanando ordinanze urgenti.

Il Comune più grande è anche il più colpito: il sindaco di Levico Terme ha emesso poco fa un'apposita ordinanza, nella quale, pur precisando come Stet sia attualmente in grado di garantire la qualità dell'acqua dal punto di vista microbiologico, invita a limitare l'utilizzo di acqua potabile nel caso appaia torbida, per la presenza di terra discioltavisi a causa di infiltrazioni nella rete.

Stessa ordinanza in gran parte della Val dei Mocheni, e in alcune frazioni di Pergine Valsugana. Divieto di usare l'acqua potabile anche a Caldonazzo e Calceranica. 

LA SITUAZIONE A PERGINE

Le intense ed eccezionali precipitazioni di questi giorni stanno comportando un intorbidimento di falde, pozzi e sorgenti.

STET sta mantenendo monitorata la situazione e per ora è in grado di garantire la qualità dell’acqua erogata dal punto di vista microbiologico; in alcuni casi tuttavia l’acqua potrebbe risultare torbida per la presenza di materiale terroso disciolto.

Visto il perseverare delle condizioni metereologiche che potrebbero aggravare la situazione nelle prossime ore, in via prudenziale il Sindaco invita la cittadinanza ad evitare di bere l’acqua nel casi di evidente torbidità.

ORDINANZA A LAVARONE


 

Il sindaco di Borgo Valsugana ha invece diramato una ordinanza di «allerta rossa» ricordando le norme di comportamento e sicurezza ovvero: ridurre il più possibile gli spostamenti e, nel caso risultino inevitabili, porre massima attenzione nei luoghi percorsi, evitando l’avvicinamento ai corsi d’acqua, a zone depresse (conche e sottopassi) nonché alle rampe ed ai versanti che possono subire smottamenti; verificare la situazione della propria abitazione in merito al rischio idraulico e idrogeologico, evitando di sostare nei piani interrati e piani terra; comunicare tempestivamente al numero unico 112 eventuali situazioni di emergenza.

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