Visite mediche mirate contro i furbetti pubblici Stretta su chi si assenta a ridosso del weekend

di Angelo Conte

Il sistema anti-furbetti nella pubblica amministrazione trentina si estende. La Provincia ha infatti deciso di applicare anche al personale dei Comuni e delle case di riposo, delle scuole e dei Bim, delle Comunità di valle, la procedura dei controlli a campione sulle persone che, in una determinata giornata siano in malattia e siano sospettate di aver scelto tale modalità per poter uscire in anticipo dalla settimana lavorativa.

Il caso più frequente a livello nazionale, ma in Trentino la cosa è meno presente, è quella del dipendente che si metta in malattia il venerdì per avere tre giorni liberi. Ovviamente, che qualcuno sia malato in maniera fittizia va verificato con accuratezza e si tratta di casi rari. Ma per poter avere un effetto deterrente su quei pochi casi che potrebbero verificarsi, la giunta provinciale ha approvato appunto la possibilità per l’Azienda sanitaria provinciale di effettuare i controlli. Di fatto, se un Comune o una casa di riposo hanno il sospetto che ci sia qualcuno che fa il furbo, chiede all’Azienda sanitaria (che in Trentino svolge i compiti dell’Inps) di fare dei controlli a campione. Ma non solo: si possono fare verifiche anche su chi si mette in malattia a ridosso dei giorni liberi.

L’Azienda sanitaria dispone dell’organizzazione per lo svolgimento delle visite mediche di controllo sull’assenza per malattia dei lavoratori degli enti pubblici del territorio, funzioni rientranti tra i propri compiti istituzionali. La costituzione del «Polo unico per le visite fiscali» presso l’Inps ha tolto all’Apss i controlli sulle assenze per malattia dei dipendenti degli enti a ordinamento statale, anche se situati sul territorio provinciale. Restano all’Apss le visite mediche di controllo per i dipendenti degli enti pubblici provinciali.

L’Azienda può quindi effettuare delle visite mediche di controllo «d’ufficio», con i nominativi dei lavoratori da sottoporre alla visita medica forniti attraverso il sistema di estrazione casuale, che gli enti datori di lavoro adottano entro il corrente anno o, per le scuole, entro il corrente anno scolastico. In questo caso la giornata in cui si estrae il controllo, si faranno verifiche su chi è in malattia, salvo casi di salvaguardia.

La consistenza delle visite mediche di controllo da effettuarsi da parte dell’Azienda, a richiesta e d’ufficio, sarà mantenuta in linea con quella media annuale del triennio precedente.

Gli enti datori di lavoro si rivolgono all’Azienda provinciale per i servizi sanitari per richiedere l’effettuazione di visite mediche di controllo relative all’assenza per malattia del personale, secondo criteri definiti da ciascun ente, nel rispetto della vigente disciplina in materia. Alle visite mediche di controllo si affiancano poi le visite mediche di controllo disposte d’ufficio, per le quali l’Azienda provinciale per i servizi sanitari si avvale degli enti datori di lavoro. A tal fine, questi sono tenuti ad effettuare periodiche estrazioni delle assenze per malattia dei loro dipendenti.

Ogni ente datore di lavoro è tenuto a determinare per ogni anno un numero di visite mediche di controllo da destinare, su richiesta o d’ufficio, ad assenze per malattia del proprio personale. La consistenza così definita può variare in base a necessità rilevate dall’ente medesimo. Sulla consistenza annuale di visite determinata, una quota non inferiore al trenta percento è destinata alle estrazioni casuali di cui ai successivi punti.

Le «visite di controllo d’ufficio», nell’ambito della quota destinata alle stesse, sono individuate attraverso le seguenti tipologie di estrazione casuale. una quota di visite d’ufficio è rivolta ad assenze per malattia a ridosso di giornate festive e/o non lavorative; un’altra quota di visite d’ufficio è rivolta ad assenti dal lavoro per malattia che nell’anno precedente hanno superato un determinato numero di giornate, stabilito da ciascun ente, di assenza per malattia senza certificato medico, laddove ciò sia consentito dal contratto collettivo di lavoro di riferimento; le restanti visite d’ufficio sono estratte con modalità del tutto casuali su assenze per malattia in giornate lavorative e/o festive.

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