Oggi si vota: urne aperte dalle 6 alle 22 Si eleggono presidente e consiglio provinciale

Iniziate in tutto il Trentino le operazioni di spoglio dei voti.


AGGIORNAMENTO ore 23. Urne chiuse e affluenza in crescita rispetto alla tornata elettorale di cinque anni fa: il 64,05% dei trentini aventi diritto si sono presentati all'appuntamento con il voto, ovvero 275.017 cittadini (136.335 uomini e 138.682 donne).

Sopra la media il capoluogo e la Val d'Adige con il 65,12%, pari a 61.212 (29.289 uomini e 31.923 donne), in crescita di due punti percentuali rispetto al 2013.

La percentuale più elevata è però della Valle dei Laghi dove il 68,13%, ovvero poco più di 6.000, cittadini, si è presentato alle urne.

Crescono rispetto a un quinquennio fa anche i votanti in Vallagarina (63,89%), dove si sono presentati alle urne 45.711 cittadini (22.514 uomini e 23.197 donne) e in Alto Garda e Ledro (57,60%) che ha visto 23.020 persone (11.406 uomini e 11.614 donne) esercitare il proprio diritto al voto.

È calata l'affluenza in Primiero (da 61,30% a 57,59%), nel Comun General de Fascia (dal 66,61% del 2013 all'odierno 62,40%) e la Paganella (da 64,89% a 63,05%).

Lo spoglio dei voti inizierà domattina.


AGGIORNAMENTO AFFLUENZA ore 17. È salita al 38,74%, pari a 166.361 votanti l'affluenza alle urne per le elezioni provinciali in corso, valori che rispecchiano quello che è stato il voto di cinque anni fa.

Alla stessa ora, infatti, nel 2013 la percentuale era del 38,89%, mentre cinque anni prima, nel 2008 i votanti alle 17 erano stati il 46,23% degli aventi diritto.


AGGIORNAMENTO AFFLUENZA ore 11. L'affluenza alle ore 11 alle urne nelle 529 sezioni allestite sul territorio provinciale è del 14,44% . Si sono recati ad esprimere la propria preferenza per eleggere il presidente e il consiglio provinciale 61.997 elettori sui 429.378 aventi diritto che conta la provincia.

La Comunità nelle quali percentualmente si è votato di più fino ad ora sono quella del Comun General de Fascia dove nelle 10 sezioni disponibili stamattina avevano votato il 16,44% di elettori, seguita a stretto giro dalla Rotaliana - Koenigsberg con il 16,33% e Alta Valsugana e Bersntol con il 15,07% di affluenza. 

Sono stati 13.895 gli elettori, pari al 14,78% di aventi diritto, che si sono recati alle urne di buon mattino in Val d'Adige, territorio da 103 sezioni, il più ampio della Provincia, mentre in Vallagarina 10.281 persone erano ai seggi stamattina, pari al 14,37%.

 


 

Sono aperti dalle 6 di questa mattina i seggi in cui gli elettori trentini sono chiamati per eleggere con i loro voti il nuovo consiglio provinciale e il nuovo governatore del Trentino.

Si può votare fino alle 22. Ogni elettore deve recarsi al proprio seggio con un documento di identità e il certificato elettorale.
Ad ogni elettore viene consegnata una sola scheda elettorale sulla quale si può esprimere il voto sia per il candidato presidente che per i candidati consiglieri in lista

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La scheda riporta il cognome e nome dei candidati presidente con accanto i simboli delle liste (o della lista) collegate. A fianco di ogni simbolo ci sono i due spazi per esprimere i voti di preferenza. Si può votare barrando il nome del candidato presidente e in questo caso il voto va unicamente al candidato presidente. Se invece si barra il simbolo della lista prescelta il voto va a quella lista e al candidato presidente collegato. Stessa cosa se si barrano sia la lista che il nome del candidato presidente. È invece vietato il voto disgiunto, non si può cioè votare un candidato presidente e una lista che non sia a lui collegata.
Oltre a presidente e lista possono essere espresse fino a due preferenze segnando il cognome del candidato a fianco della lista. La novità assoluta di quest’anno è il cosiddetto «voto di genere». Per la prima volta se si sfruttano entrambe le preferenze concesse si dovranno dare a un uomo e una donna. In caso contrario la seconda preferenza verrà annullata. È una nuova modalità introdotta con legge per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica e l’accesso alle istituzioni. La stessa legge ha imposto per la prima volta la parità di genere anche all’interno delle liste, dove uomini e donne sono presenti in eguale numero e sono inseriti in lista alternativamente.

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Il sistema elettorale vigente in Trentino prevede l’elezione diretta del presidente della giunta provinciale (o governatore che dir si voglia) che sarà quello che risulterà il più votato tra gli undici candidati, tre dei quali si presentano alla guida di una coalizione mentre gli altri otto sono appoggiati da una sola lista. Il presidente rappresenta la Provincia, dirige ed è responsabile della sua politica provinciale. Nomina gli assessori entro dieci giorni dalla proclamazione determinando tra di loro la ripartizione delle competenze, promulga le leggi e emana i regolamenti provinciali.

Il consiglio provinciale è composto da 35 consiglieri compreso il presidente. Un seggio è riservato al territorio dei comuni ladini ed è assegnato al candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze nella lista che ha ottenuto il maggior numero di voti negli stessi comuni.
Alla coalizione del candidato eletto presidente viene assegnato un premio di maggioranza in modo da poter contare su almeno 18 consiglieri su 35. Se la coalizione supera il 40% delle preferenze vengono assegnati 21 seggi e dunque la maggioranza ha un ampio margine per governare. In caso di percentuali ancora maggiori il numero dei seggi può anche aumentare ma non potrà superare il numero massimo di 24, a garanzia delle minoranze.
Stasera dopo la chiusura dei seggi si conoscerà il primo risultato di queste elezioni, quello relativo all’affluenza. Cinque anni fa aveva votato il 62,82% degli aventi diritto.

Lo spoglio è in programma domani.

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