Dro, scuola materna nuova ma i bimbi non ci stanno

Una scuola materna ampliata e rinnovata ma con alcuni bambini esclusi dall’ingresso anticipato sin dal prossimo mese di gennaio.
Come emerso da una recente riunione del comitato di gestione della scuola dell’infanzia di Dro sarebbero infatti sei le domande delle famiglie droate in lista d’attesa per l’ingresso dei loro bimbi a partire dal primo gennaio 2019 (riservato ai nati nei primi tre mesi del 2016).
Pur essendo stati completati i recenti lavori di ampliamento e sopra-elevazione delle struttura di via scuole, non è stata aumentata la capienza del servizio (sei sezioni), mentre alcuni posti sarebbero riservati ai bambini (5-6 unità) regolarmente iscritti, ma «non conformi» agli obblighi vaccinali, che non possono frequentare l’attività didattica secondo le attuali norme provinciali e nazionali.
In attesa che le famiglie decidano se e come completare la procedura di vaccinazione pervista dall’azienda sanitaria (alcune sarebbero già in lista d’attesa), la scuola e il comitato di gestione deve comunque mantenere liberi e inutilizzabili tali posti.
Una situazione paradossale che sta suscitando perplessità e rammarico tra i genitori esclusi, che si sono già rivolti alle vicine scuole dell’infanzia di Arco, Massone e Bolognano, dato che anche presso l’altro plesso comunale di Pietramurata non ci sarebbero posti disponibili per l’ingresso da gennaio.
Si sono ora conclusi i lavori d’ampliamento e sopraelevazione della scuola dell’infanzia a Dro, affidati la scorsa primavera alla ditta «Pederzolli Dino e Ampelio Snc» di Cavedine (un intervento di 255 mila euro di cui 106 mila per lavori). Coprendo la terrazza al secondo piano è stata creata un’area polifunzionale utilizzabile (conclusi collaudi e autorizzazioni) sia dagli alunni per attività laboratoriali, sia per l’accoglienza dei genitori (è stato creato un nuovo bagno).
L’agenzia provinciale per gli appalti (Apac) ha inoltre riaffidato alla cooperativa sociale Bellesini di Trento la gestione del servizio di asilo nido comunale per i prossimi tre anni scolastici, con possibile proroga per due ulteriori anni. L’importo complessivo dell’offerta presentata dalla coop. «Beato Stefano Bellesini» è pari a 754 mila euro per tre anni, e sale ad un milione e 256 mila euro per l’intero quinquennio. Sono ora in atto i controlli degli organi provinciali, mentre l’asilo nido di Dro che garantisce 16 posti (due per i residenti di Drena) è stato affidato provvisoriamente alla stessa coop. Bellesini. Avvio regolare quindi per il nido, mentre la scuola materna pur ampliata non appare completamente utilizzabile e tale da «garantire» l’accesso a tutti i bambini.

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