Accoltellato dalla fidanzata Accade a Rovereto

Si è presentato al pronto soccorso con una ferita all’addome. Ma i medici hanno impiegato un attimo a capire che quello non poteva essere un incidente.

Ruben Venturini al pronto soccorso è arrivato con una coltellata nella pancia. Ad averla inferta, si sarebbe scoperto poi, sembra sia stata una ragazza straniera con cui ha da poco una relazione. Ed ora i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Fabrizio De Angelis, stanno cercando di capire cosa sia davvero accaduto. L’unica cosa certa,  è che l’uomo attualmente è ricoverato in prognosi riservata. Operato già in mattinata, dovrà superare una convalescenza lunga, ma dovrebbe ristabilirsi. Sulla vicenda sono ancora poche le certezze, e molti gli interrogativi.

Sembra che tutto sia avvenuto nell’abitazione dell’uomo, ieri all’alba. Una lite con la ragazza, per motivi che non sono noti, dev’essere degenerata nel peggiore dei modi. O almeno queste sono le prime indiscrezioni che emergono. Certo è che lui, ferito, è andato al pronto soccorso in modo autonomo. Non ha chiamato l’ambulanza, è andato assieme alla mamma. 

All’ospedale si sono prima preoccupati delle sue condizioni: una coltellata al ventre è sempre pericolosa, rischia di toccare organi vitali, serve intervenire in fretta. L’unico fendente che l’aveva colpito, aveva lesionato il fegato. Ma fortunatamente l’operazione ha bloccato l’emorragia e riparato la lesione. 

Nel frattempo in ospedale è arrivata anche la ragazza, che ha chiesto di vederlo, ammettendo - par di capire - le sue responsabilità. A quel punto, come di prassi, dall’ospedale è partita la segnalazione alle forze dell’ordine. Nello spazio di pochi minuti al Santa Maria sono arrivati gli uomini del Radiomobile. Il ragazzo non ha reso dichiarazioni, ma la vicenda, nei contorni generali, era chiara abbastanza per far partire l’indagine. 

La giovane, naturalmente, è stata sentita. Sembra che abbia parlato di un colpo di testa, avvenuto però nel contesto di una lite molto accesa, nella quale lei avrebbe sentito il bisogno di difendersi. Quanto ci sia di vero in questo racconto, ora lo chiariranno gli inquirenti. Fin qui i fatti. Quel che non è noto è come procederanno nelle prossime ore carabinieri e procura. Perché è vero che il ragazzo non è ora in pericolo di vita, ma questo non basta a dire nulla, sul fronte giuridico. Sarà il pm Fabrizio De Angelis a valutare se iscrivere il reato come tentato omicidio o lesioni gravi, per altro aggravate dall’uso di un’arma. Tra i due reati c’è un abisso, anche in termini di misure cautelari. A fare la differenza sarà certo la gravità della ferita, ma anche la volontà di fare del male.

Perché sia tentato omicidio, cioè, serve che vi sia la volontà omicidiaria. In sintesi, che chi ha usato quel coltello non volesse limitarsi a ferire l’altra persona. Tutte valutazioni che nelle prossime ore verranno fatte, anche alla luce delle verifiche che necessariamente saranno portate avanti, circa il racconto dei due protagonisti. Quello di lei, che già c’è. E quello di lui, quando deciderà o potrà darlo.

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