Imbavagliato e sequestrato in casa in via Torre Vanga

di Patrizia Todesco

Malmenato, legato ad una sedia e imbavagliato da quattro giovani che lui quasi sicuramente conosceva o che comunque sono riusciti a farsi aprire spontaneamente. Emilio Carloni, 83 anni, celibe, ex gommista, è stato soccorso in extremis dalla nipote che abita al piano inferiore mentre il nastro adesivo che gli era stato stretto intorno alla bocca e al naso rischiava di farlo soffocare. Il fatto è accaduto poco prima delle 22 al civico 4 di via Torre Vanga, in uno degli appartamenti con ingresso adiacente alla sala giochi, di fronte all'ostello della città. 

È stata come detto la nipote, sentendo dei rumori provenire dal piano superiore, a salire le scale ed entrare nell'appartamento dell'anziano zio. Lui era lì, in soggiorno, bloccato su una sedia. La donna, insieme alla figlia, ha visto gli aggressori e ha anche tentato di inseguirli prima giù dalle scale e poi anche in strada. Loro sono stati però più veloci. Hanno percorso rapidamente Torre Vanga fino all'angolo della torre e poi si sono dileguati. Sembra che un altro nipote abbia cercato di bloccarne uno e sia stato a sua volta aggredito prima della fuga.  

A quel punto è stato dato l'allarme e l'anziano è stato liberato dal bavaglio che rischiava di essere mortale. Non un semplice giro di nastro adesivo ma gli investigatori hanno repertato un grosso nastro largo più di dieci centimetri.

 

Sul posto è subito arrivata l'ambulanza con l'auto medica che ha prestato le prime cure alla vittima. L'uomo è uscito di casa sulle proprie gambe e dunque le sue condizioni non dovrebbero essere gravi. 

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