Oltre 463 milioni in pensioni d'oro Per 8.920 assegno medio di 52mila euro

di Andrea Bergamo

L'Olimpo dei pensionati d'oro in Trentino conta 8.920 persone. Tanti sono gli ex lavoratori che percepiscono più di 3.000 euro al mese, per un reddito medio annuo di 52mila euro. Un importo che rischia di ridursi sensibilmente, dato che il governo gialloverde ha previsto nel proprio contratto il taglio a quanti percepiscono un importo superiore a 4/5.000 euro al mese. Una sforbiciata che nelle intenzioni del ministro del lavoro Luigi Di Maio interesserà tutti coloro che non hanno versato una quota di contributi che dia diritto a un importo così alto. 

I dati che fotografano la situazione nella nostra provincia sono stati raccolti dall'Osservatorio dei pensionati e riguardano l'intero panorama della previdenza, dall'Inps, all'ex Inpdap fino alle casse private. La spesa annua legata ai pensionati che percepiscono più di 3.000 euro al mese (la metà dei quali supera i 4.000 euro, secondo la rielaborazione del direttore della sede regionale dell'Inps Marco Zanotelli, che a breve presenterà la sua relazione annuale) ammonta a 463,8 milioni di euro.  

In totale, l'esercito delle 140.393 persone che percepisce un assegno mensile dopo essere uscito dal mercato del lavoro costa 2 miliardi 551 milioni di euro ogni anno. L'Osservatorio certifica peraltro che ogni pensionato residente in provincia di Trento riceve mediamente 17.580 euro. La fascia più rappresentata tra i pensionati trentini è quella di quanti ricevono ogni mese un importo compreso tra i 500 ed i 750 euro al mese: ben 23.125 unità. Numerosi sono anche coloro che hanno diritto a un importo inferiore ai 500 euro: in 3.300 ricevono meno di 250 euro e in 8.147 fino a 500 euro. 

Guardando invece al solo numero di pensioni (che potrebbero essere accumulate) erogate dall'Inps in Trentino (gestione privata), si trovano 89.287 assegni di vecchiaia (41.544 donne e 47.743 uomini) per un importo medio da contribuzione di 1.120 euro al mese. La gestione privata dell'Istituito nazionale di previdenza calcola che in Trentino siano 971 le pensioni d'oro - con assegni superiori ai 4.000 euro - versate ogni anno. Di queste, solo 30 vengono liquidate a donne. In totale, le pensioni di importo compreso tra i 4.000 ed i 4.500 euro sono 386, quelle che rientrano nella fascia 4.500-5.000 euro sono 200 e infine quelle che superano i 5.000 euro sono 385. 

Le reversibilità versate ai «superstiti» (coniugi rimasti vedovi) sono invece 31.035 (27.253 donne e 3.782 uomini) per un importo medio di 612,52 euro (solo in 5 casi si superano i 4.000 euro); le pensioni di invalidità sono 5.652 (723,17 euro al mese) e infine gli assegni sociali versati dall'Istituto di previdenza sono 3.059 (449,51 euro).
Intanto, oggi arriva la 14esima mensilità per circa 54mila pensionati della nostra regione. Una boccata d'ossigeno per quanti percepiscono gli assegni più bassi: ne ha infatti diritto chi ha compiuto 64 anni e ha un reddito lordo mensile che non superi i mille euro. L'importo medio sarà di 500 euro e partirtà da un minimo di 336 euro fino a 655 euro, a seconda dei contributi versati. A beneficiare dell'assegno saranno soprattutto le donne, considerato che mediamente hanno redditi da pensione più bassi a causa di carriere lavorative discontinue.

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