Furti e vandalismi, il quartiere preso di mira I residenti di San Rocco si aiutano con Whatsapp

di Marica Viganò

I sistemi d’allarme fino ad ora sono serviti a poco. «Qui è un concerto di sirene: i ladri sanno di avere cinque-sei minuti a disposizione prima dell’arrivo delle pattuglie». Contro i furti in abitazione i cittadini si stanno dando da fare anche attraverso gruppi di Whatsapp. Ma per i «colpi» alle auto in sosta, si chiede la collaborazione della Provincia e del Comune. «Ma si rimpallano le responsabilità. Ci siamo anche sentiti dire che c’è un problema di privacy».

San Rocco di Villazzano, in collina. È dalla primavera scorsa che i residenti fanno i conti con le bande di malviventi che periodicamente prendono di mira le case o le macchine in sosta nel parcheggio del «Bosco della città». Pier Dal Rì è una delle vittime dei ladri: ben due i furti nella sua abitazione a distanza di poche settimane «benché sia stato installato un allarme con sensori esterni e volumetrico interno», è l’amaro sfogo dell’architetto, ex dipendente della Provincia.

Il primo «colpo» è stato in aprile. «I ladri mi hanno portato via un centinaio di euro lasciati in uno “svuotatasche”, un po’ di valuta croata, a fronte di un danno di 1.500 euro tra vetri rotti e finestre forzate - spiega l’architetto - Ma avevano visto i contenitori vuoti dei gioielli di mia moglie, scomparsa. Gioielli che sono al sicuro in banca. I malviventi forse pensavano che tenessi l’oro nella cassaforte e sono tornati ad inizio giugno. In casa non hanno trovato niente, a parte i 100 euro che avevo messo come mancia nella cassaforte, lasciata volutamente aperta. Ma non è successo solo a me: i ladri sono andati anche dai miei vicini, più di una volta: la situazione rischia di esasperarci. L’ultimo tentativo è di mercoledì scorso, quando è stato visto una sconosciuto entrare in un giardino».

I residenti si sono organizzati con un gruppo Whatsapp, per lanciare eventuali allarmi su persone sospette. Sui furti in abitazione sono al lavoro carabinieri e polizia, che stanno analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza delle case della zona. «Come si vede dalle immagini i ladri sono tre e indossano il passamontagna, ma uno dei malintenzionati è stato filmato a viso scoperto, prima del furto», prosegue Dal Rì. L’architetto si fa portavoce di un altro allarme: i ripetuti furti su auto in sosta nel parcheggio del «Bosco della città», meta di molte persone che approfittano del percorso nel verde per fare due passi con il cane: «Il parcheggio è della Provincia: abbiamo chiesto le telecamere e ricevuto tante risposte diverse. Il problema è la burocrazia. Pare che la polizia locale debba chiedere un parere alla circoscrizione e che da Villazzano la palla sia passata a Oltrecastello. Ci hanno pure parlato di un problema di privacy».

Spiega Giovanni Lanfranchi, amante dei cani e frequentatore del parco, che «episodi di questo tipo se ne sentono tutti i giorni». «Due anni fa i ladri mi hanno portato via dal bagagliaio la borsa con la spesa - spiega - Anche di recente sono stati rubati generi alimentari da un’auto in sosta: sono stati trovati gli avanzi di cibo, consumato dai ladri direttamente sul posto. In un anno si contano tra i venti ed i trenta furti su auto parcheggiate in questa zona, nel pomeriggio soprattutto, e l’ultimo episodio è stato giovedì pomeriggio: i malviventi sono stati attirati da un sacchetto della farmacia lasciato nell’abitacolo e hanno spaccato il vetro. Ma all’interno della macchina non c’era nulla di valore».

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