Rossi dopo gli attentati: «Inaccettabile che restino impuniti Queste persone, conosciute, meritano il Daspo»

«Si mettono in atto misure preventive per gli stadi, mi chiedo perché non si possa adottare il "Daspo" anche per queste persone, che non voglio nemmeno perdere tempo a definire per tenerli lontani». Il presidente della Provincia, Ugo Rossi , ritiene inaccettabile che i ripetuti atti - dalle scritte con gli insulti agli attentati di ieri - contro gli alpini siano rimasti fino ad ora impuniti.

«Stando alle prime indicazioni delle forze dell'ordine - sottolinea infatti il presidente Rossi - si tratterebbe sempre degli stessi personaggi, conosciuti alle forze dell'ordine. Se è così, mi chiedo come si possa andare avanti con una volta le scritte, una volta le sassate sulle vetrine, poi le centraline: si dovrebbe fare la somma e condannarli per questi atti. Le forze dell'ordine mi segnalano di essere sotto organico e quindi poniamo questo tema con forza allo Stato. Non è possibile però che noi siamo qui a doverci preoccupare per degli atti sconsiderati a questo livello».

Il governatore trentino evidenzia che per fortuna i disagi per i sabotaggi di ieri alle ferrovie sono stati contenuti. E avverte: «Non ci fermano: l'Adunata è e sarà una festa. Ottimo il funzionamento delle previste procedure di emergenza e grazie a tutti quelli che stanno lavorando per limitare i disagi agli utenti».


E in merito all'accoglienza degli alpini, anche rispetto alle posizioni critiche dei nostalgici austriacanti, il presidente Rossi dice: «Queste sono posizioni molto residuali nella popolazione trentina. L'accoglienza degli alpini è molto positiva, come è ovvio che sia, perché l'Adunata è una festa di popolo. E oltre tutto lo sforzo degli organizzatori è stato molto attento ad onorare tutti i caduti, come farà anche domenica il presidente della Repubblica». Sul fatto poi che i palazzi della Provincia siano stati addobbati solo di bandiere dell'autonomia speciale e non di tricolori, Rossi spiega: «Esporre la nostra bandiera non significa contrapporre nulla a nulla ma accogliere con gioia».

Ieri anche l'assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini e l'assessore provinciale ai trasporti Mauro Gilmozzi hanno condannato gli episodi.
Il presidente del consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti , ammonisce: «Il ripetersi di atti intimidatori di stampo terroristico, che mettono anche a repentaglio la vita dei cittadini, esige una forte e severa condanna da parte di tutte le Istituzioni dell'autonomia trentina ed in special modo, da parte di quell'assemblea legislativa che la sede prima della democrazia e della libertà». Dorigatti esprime inoltre le scuse agli alpini per queste episodi di intolleranza.

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