Zecche e vaccino Tbe, boom nelle richieste

di Fabia Sartori

Boom di richieste per il vaccino contro la Tbe (encefalite da zecca), gratuito da inizio anno per tutti i residenti in Provincia di Trento. Tanto che all'ufficio igiene e sanità pubblica di Trento, ieri, non era possibile fissare alcun appuntamento per ricevere la prima dose di vaccino (che viene somministrato in tre dosi). I posti disponibili sono esauriti con appuntamenti in calendario fino a fine giugno. E l'invito che gli adulti interessati a vaccinarsi ricevono dalla segreteria è quello di inviare una mail per essere poi inseriti in lista d'attesa e successivamente ricontattati.

La conferma dell'impennata nelle richieste di vaccino contro la Tbe arriva dal dirigente del Dipartimento di Igiene e sanità pubblica Valter Carraro. «Circa 2.000 persone, dallo scorso gennaio, hanno richiesto di vaccinarsi - spiega - E questo, certo, in virtù della disponibilità gratuita del vaccino. Ma anche a causa di una maggior consapevolezza del rischio di pericolosità in caso di puntura di zecca». Carraro sottolinea che un forte incremento in termini di richieste si è registrato proprio nelle ultime settimane. «A Trento - prosegue - siamo a fine giugno con la lista delle prenotazioni. Anche se ciascun servizio vaccinale dislocato sul territorio provinciale ha le sue tempistiche di "assorbimento" delle richieste».

Quindi, a Trento (ma probabilmente in molte altre zone del Trentino) non è possibile fissare la data per il vaccino anti-zecca. Ed il motivo non è certo legato alla carenza di dosi vaccinali. «Il vaccino è disponibile - dice Carraro - Se gli appuntamenti non vengono fissati il motivo è da imputare a motivi di natura organizzativa. Infatti, i servizi vaccinali sono molto impegnati a causa della campagna di recupero delle vaccinazioni pediatriche ed a causa dei colloqui con i genitori dei bambini non vaccinati». Insomma, non è il vaccino ad essere esaurito, ma gli operatori del servizio ad essere oberati su altri «fronti». In tal senso va sottolineato che, per quanto riguarda il vaccino anti-zecca in età pediatrica, non sembrano esserci grosse problematiche nel determinare ora e data per la somministrazione della prima dose.

«Per evitare un eccessivo stato di allarmismo da parte dei cittadini - puntualizza Carraro - è importante ricordare che non tutte le punture di zecca portano con sé la malattia di Lyme o l'encefalite. Si tratta solamente di un numero ridotto di casi». In caso di puntura di zecca è fondamentale rimuovere velocemente l'animale. «Eliminandolo entro 12 o 24 ore dalla puntura - afferma - il rischio di contrarre una delle due patologie è pressoché azzerato». Sul sito dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari si trova un opuscolo informativo che spiega come rimuovere la zecca dalla pelle con un paio di pinzette.

Carraro ricorda che nelle quattro settimane successive alla puntura è bene prestare attenzione all'eventuale insorgenza di febbre o malessere, piuttosto che all'insorgenza di macchie sulla cute. «È opportuno puntare su comportamenti precauzionali - conclude - Come quelli di evitare il contatto diretto con piante ed erba, vestirsi con abiti coprenti di colore chiaro, indossare cappello e scarpe chiuse, applicare sulla pelle scoperta prodotti repellenti per insetti e spruzzare sugli abiti composti a base di permetrina. Al termine dell'escursione è consigliato un attento esame della propria cute».

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