Elettricità, 34 Comuni autonomi E Legambiente promuove Bolzano

In Trentino sono 34 i Comuni al 100% «rinnovabili», ovvero in grado di produrre da fonti energetiche pulite più elettricità di quella necessaria al proprio territorio. Ma l’Alto Adige risulta comunque più «avanti» del Trentino con 129 Comuni al 100% rinnovabili. Tanto che nella «top ten» regionale compare solo un Comune trentino (Peio, al sesto posto), mentre sul podio salgono Marebbe, Stelvio e Naz-Sciaves. In Trentino Alto Adige sono 163 i comuni che grazie alle fonti rinnovabili producono più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie residenti. Da sottolineare, poi, che tutti i Comuni possiedono sul proprio territorio almeno un impianto da fonte rinnovabile.


In termini di produzione di energia, sono i cugini sudtirolesi a fornire il maggior contributo da fonti rinnovabili con 6.122 GWh all’anno, contro i «soli» 3.469 GWh annualmente prodotti sul territorio trentino. Si tratta, per Bolzano, del 96,4% di energia prodotta a partire da fonti rinnovabili rispetto alla produzione totale. La stessa percentuale per la nostra provincia si ferma al 77,4%. Complessivamente, in Trentino Alto Adige la produzione di energia elettrica è di 10.651 GWh all’anno, di cui 9.494 GWh annui sono da fonti rinnovabili (l’89,1% del totale).


È quanto emerge dal rapporto Comuni rinnovabili presentato ieri da Legambiente a bordo del Treno Verde in sosta a Trento da Legambiente. In entrambe le province sono gli impianti idroelettrici ad essere protagonisti. In Alto Adige sono 5.536 i GWh prodotti all’anno a partire dall’acqua, mentre Trento si ferma a 3.246 GWh annui (il 94% del totale prodotto da fonti rinnovabili). Su scala regionale il maggior contributo arriva dall’energia dell’acqua con 8.713 GWh prodotti all’anno (91,8%), seguita dall’energia solare con 428,5 GWh all’anno (4,5% del totale). La restante produzione è riconducibile alle bioenergie, con 352 GWh all’anno (3,7%) ed all’energia del vento con solo 0,1 GWh all’anno. «L’energia idroelettrica viene per lo più da impianti storici su cui abbiamo urgenza di intervenire - ha spiegato la responsabile energia di Legambiente Katiuscia Eroe - poiché le portate d’acqua lasciate in alveo sono spesso insufficienti a garantire la salvaguardia del fiume. Il che influisce negativamente anche sulla capacità produttiva idroelettrica, che negli ultimi tre anni è diminuita del 20%. Inoltre, pur nella sua eccellenza il Trentino Alto Adige deve lavorare ancora parecchio in termini di produzione di energia a partire dal geotermico e sulla costruzione di un’efficiente mobilità sostenibile anche attraverso la sensibilizzazione dei cittadini».


La potenza degli impianti a fonti rinnovabili installati in regione si attesta sui 3.759 MW e rappresenta il 95% della potenza netta disponibile. Per quanto riguarda invece i consumi di energia, il Trentino Alto Adige utilizza 6.334 GWh all’anno (il 40,7% nel terziario, il 36,7% nell’industria e il 18,3% nel domestico; solo il 3% è dovuto al consumo nel settore agricolo). La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (9.940 GWh all’anno) è in grado di coprire interamente la quota dei consumi regionali.
Considerando le singole «fonti», in Trentino Alto Adige si contano 54 comuni al 100% rinnovabili a partire dal solare fotovoltaico. Nella «top ten» ricordiamo Trento (1.246 kW) e Isera (868 kW), Carano (500 kW) e Pieve di Bono-Prezzo (444 kW). Passando al solare termico, i comuni al 100% rinnovabili che hanno alla base questa tecnologia sono 268. Ai primi due posti della classifica regionale si trovano Rovereto e Trento, con Revò al sesto posto. Tra gli otto «comuni regionali dell’eolico», poi, domina la presenza trentina con sei comuni (Trento, Nago-Torbole, Castelnuovo, Riva del Garda, Altopiano della Vigolana e Pergine Valsugana).


Sono 192 i comuni in Regione che presentano sul proprio territorio impianti idroelettrici. Tra i primi dieci troviamo Ossana, Pieve Tesino e Peio. Si contano, poi, 19 «comuni della geotermia», ovvero quelli che presentano sul proprio territorio un impianto a bassa entalpia o pompe di calore per soddisfare i fabbisogni termici di case, scuole, centri commerciali. Arco, Ala e Folgaria sono tra i primi dieci per potenza elettrica. Infine, 186 comuni possiedono un impianto a bioenergie (Trento, Rovereto, Faedo e Cavalese sono nella «top ten») e 174 comuni ospitano impianti a biomassa solida (tra i primi dieci per potenza elettrica c’è solo Primiero San Martino di Castrozza).

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