Consiglio provinciale, sì a meno burocrazia

Tempi più brevi e procedure burocratiche più semplici per migliorare il rapporto per i cittadini e le imprese: questo l’obiettivo delle ddl approvato oggi dal Consiglio provinciale di Trento in tema di semplificazione.

Sono infatti oltre 45.000 ogni anno i provvedimenti emessi dagli uffici della Provincia autonoma di Trento a conclusione di altrettante pratiche amministrative. A questi si aggiungono i provvedimenti che per vari motivi non sono arrivati a conclusione e quelli che coinvolgono altri enti.

Questi numeri, da soli, chiariscono quale possa essere l’impatto di una semplificazione delle procedure, in termini di competitività per il sistema e di miglioramento della vita dei cittadini.

Per questo la Giunta provinciale ha varato una nuova normativa con cui si è messo mano a tre leggi provinciali attualmente in vigore: quella sull’attività amministrativa, quella sulla valutazione di impatto ambientale e, per un necessario raccordo tecnico, quella per il governo del territorio.

La nuova normativa introduce certezza nei tempi di conclusione delle procedure che coinvolgono pareri di più enti; aumenta le possibilità di regolarizzare o integrare la documentazione che si presenta alla pubblica amministrazione; prevede che si debba ricevere un avviso, prima di vedersi revocato un contributo per mancata rendicontazione; nelle attività economiche iniziate con una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) dà la possibilità di mettersi in regola continuando l’attività; nei procedimenti che comprendono una Valutazione di impatto ambientale semplifica gli adempimenti in capo al cittadino.

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