Caso Zappini, documenti acquisiti anche all'Ipasvi

Continua l’acquisizione di atti, da parte della polizia, in merito all’indagine che vede la dirigente provinciale Luisa Zappini indagata per truffa per il presunto utilizzo irregolare dei permessi di assistenza previsti dalla legge 104.

Venerdì mattina la polizia si è presentata a casa di Luisa Zappini alla ricerca di documentazione legata alla vacanza alle Maldive del 2015. Durante la settimana, poi, gli investigatori si sono rivolti al collegio Ipasvi, nella sede di via Maccani, per chiedere altra documentazione, questa volta relativa a viaggi e attività legati al ruolo di presidente. In particolare sono state acquisite fotocopie di biglietti aerei per la Spagna pagati dal Collegio.

L’ipotesi più probabile è che la Procura abbia allargato l’indagine ad altri viaggi per capire se effettivamente rientravano nell’attività istituzionale di presidente del Collegio o meno.

Nel frattempo, dopo il trasferimento ad altro incarico, la stessa Zappini, tramite l’avvocato Nicola Stolfi, ha fatto pervenire sia alla Procura che alla Provincia la sua memoria difensiva con la sua versione dei fatti.
Nel merito delle accuse di aver utilizzato i giorni previsti dalla Legge 104 per andare in vacanza alle Maldive nel 2015 il legale aveva puntualizzato che si era trattato di una disattenzione, considerato il numero di ferie che Luisa Zappini aveva a disposizione e del limitato numero di giorni di permesso previsti dalla legge 104 che ogni anno sono stati utilizzati dalla stessa.

Si parla di 6 giorni su 36 nel 2015, 8 nel 2016 e 6 e 4 ore nel 2017. «Nel 2015 - inoltre - aveva ferie residue del 2014 e quindi con quelle poteva andare via senza intaccare le ferie 2015», aveva spiegato l’avvocato.

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