Collaboratrice domestica muore a casa dell'anziana

Ogni mattina i familiari la sentivano, per assicurarsi che stesse bene e avesse trascorso una buona notte. E così, quando il telefono è rimasto muto, una nipote si è recata a casa dell'anziana zia di novant'anni. La porta di casa era chiusa dall'interno e nessuno rispondeva. A quel punto è scattato l'allarme. Sul posto sono arrivati i soccorsi: l'ambulanza, i pompieri - che hanno aperto la porta - e la polizia. L'anziana era nel suo letto e dormiva tranquilla, ma nella notte si era purtroppo consumato un dramma: la collaboratrice domestica che aiutava la donna era nella sua stanza, priva di vita. Fatale, per Marta Roncher, 60 anni, di Mattarello, un infarto, che l'ha colta nel sonno.  

L'allarme è scattato ieri mattina, pochi minuti dopo le 9 in una palazzina di via Giovanni A Prato. «Mia sorella vive da sola nella casa dei nostri genitori - spiega il fratello dell'anziana - È lucida, ma la notte vogliamo che ci sia qualcuno in casa. Come ogni mattina abbiamo telefonato per vedere come stava, ma al telefono non rispondeva nessuno, nemmeno la signora Roncher». Circostanza strana, visto che la collaboratrice era molto apprezzata per la serietà con cui svolgeva il suo lavoro. «A quel punto mia nipote si è recata a casa sua, ma la porta era chiusa dall'interno con il trapassino», prosegue il fratello. Subito sono stati allertati i soccorsi. Sul posto, oltre all'ambulanza, sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno provveduto ad aprire la porta di casa e una volante della polizia.  

Il timore, ovviamente, era che fosse accaduto qualcosa all'anziana. Ma una volta entrati in casa famigliari e soccorritori hanno scoperto che la novantenne stava riposando tranquillamente nella sua stanza. Per fortuna stava bene. Il sollievo, però, è durato poco. Quando sono entrati nella stanza di Marta Roncher l'hanno trovata immobile, nel letto. Per lei, purtroppo, i sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla: la donna si era spenta nella notte, probabilmente per un infarto. 
Marta Roncher, da un anno e mezzo, lavorava come collaboratrice domestica per la signora. Per la novantenne, una donna lucida nonostante le molte primavere, era una presenza importante: la notte era sempre in casa, aiutava l'anziana anche a preparare la cena e la colazione. «Era una persona molto valida e cortese - sottolinea il fratello della novantenne - Una persona fidata e brava nel suo lavoro». Sul comodino hanno trovato un biglietto scritto proprio mercoledì sera dalla donna: un appunto delle 23, in cui indicava di avere portato la camomilla all'anziana. Il malore deve averla dunque sorpresa nel sonno. 

Una morte che ha lasciato increduli e affranti i suoi cari: la mamma Elsa, il figlio Luca, che vive in Australia con Nadia e il piccolo Martin, la sorella Laura, il fratello Arnaldo, geometra in comune a Trento e apprezzato pittore e gli adorati nipoti.
Il funerale della sessantenne sarà celebrato lunedì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Mattarello. Qui, Marta Roncher, aveva deciso di tornare a vivere: proprio ieri avrebbe dovuto completare le pratiche per fare il cambio di residenza e stare accanto alla madre. Un progetto che, purtroppo, non ha potuto realizzare. 

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