Ex Frizzera: rudere abbattuto in gennaio

di Domenico Sartori

La riqualificazione dell'area ex Frizzera/Euromix di via Brennero, con la cancellazione di uno degli «ecomostri» indicati nella lista nera della Provincia - riqualificazione voluta, auspicata, annunciata, ma fin qui ferma al palo - è stata «benedetta» l'altra sera, dopo le 23, con l'ultimo emendamento al Dup (il documento unico di programmazione) e al bilancio triennale 2018-'19-'20 che il Consiglio comunale di Trento ha approvato con 24 voti a favore e 12 astensioni: quelle dei consiglieri di minoranza, cui si è aggiunta quella di Stefano Bosetti (Pd-Psi), motivata con il mancato passaggio preventivo in Commissione urbanistica dell'emendamento proposto dal vicesendicaco e assessore all'urbanistica, Paolo Biasioli. 

«I lavori di abbattimento dello scheletro e di risanamento dell'altro edificio a sud» spiega Mirco Petri , amministratore delegato di Mak Invest «potranno partire il prossimo 8 gennaio, se il Comune ci darà l'autorizzazione edilizia entro fine anno». «Sì» aggiunge Biasioli «l'obiettivo, ora, è di rilasciare la concessione edilizia entro fine dicembre». Quanto al cronoprogramma, l'ad di Mak Invest aggiunge: «Per abbattere lo scheletro, bastano poche settimane. Il risanamento dell'edificio a sud sarà completato in cinque mesi». Vuol dire, in concreto, che nei 1.500 m² commerciali, nel limite di una media superficie di vendita, il prossimo giugno potrebbe insediarsi Lidl, la catena del discount che si allargherà nell'area di via Brennero, abbandonando gli attuali 1.100 m² alla rotatoria di via Maccani. Mak Invest, che fa capo a Mak Costruzioni di Lavis, ha investito poco meno di 5 milioni di euro per acquisire l'ex Frizzera da Sparim, l'immobiliare della Cassa di Risparmio di Bolzano. Altri 3 serviranno per i lavori di sistemazione.
L'emendamento votato dà il via libera ad una permuta pubblico-privata, del valore indicativo di 230 mila euro (il valore reale sarà supportato da una perizia asseverata degli uffici comunali) tra Mak Invest e Comune di Trento. La permuta riguarda una striscia di 759 m² di superficie, immediatamente a valle dell'edificio sud, che dividerebbe il futuro discount dai parcheggi: è di proprietà comunale, sedime residuo di una vecchia strada est-ovest che collegava via Brennero e Cristo Re. Fa comodo a Mak Invest, che in cambio metterà a disposizione una striscia di terreno lungo via Brennero, della stessa superificie e delle medesima destinazione d'uso («C5»).  

E, a carico della Mak Invest, tale striscia sarà sistemata, allargando verso nord la pista ciclabile e ricavando a sud, di fronte al parcheggio che una vota ospitava i bus dell'Atesina, una postazione per il bike sharing e un cicloparcheggio. Al posto del rudere-scheletro a nord, una volta abbattuto, sarà ricavato un parcheggio. Complessivamente, alla fine, ci saranno 200 posti auto. L'accordo tra Mak Invest e Comune, che sarà sancito con la permuta, prevede che un'ottantina dei posti auto a sud, nella parte interna verso la ferrovia, siano lasciati aperti all'uso pubblico tra le 6 e le 22.  

«Così facendo» dice l'assessore Biasioli «si ottiene un parcheggio di attestamento: chi arriva in auto, potrà muoversi utilizzando i bus o le bici. Sarà una delle 18 postazioni di bike sharing che, in accordo con la Provincia, si aggiungeranno alle 19 esistenti in città». Quanto al mancato passaggio in Commissione urbanistica, Biasioli spiega: «Non era dovuto, ma ero d'accordo di illustrare la permuta. Nell'ultima seduta, però, è poi mancato il numero legale. Prima del Consiglio, l'ho illustrata ai capigruppo. Procedere con una variante specifica, voleva dire ritardare di 2-3 mesi l'avvio dei lavori. C'erano 2 ordini del giorno e 3-4 interrogazioni che chiedevano di accelerare per la riqualificazione di quell'area. È quello che abbiamo fatto».

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