Mezzolombardo, masso crolla sulla casa Paura, ieri evacuati due novantenni

di Patrizia Todesco

Sono le 17 quando Guglielmo Tait, 94 anni portati splendidamente, scende le scale esterne della sua casa di via Trento, a Mezzolombardo, dove è nato e dove ha vissuto tutta la vita. Deve caricare le ultime valigie sull'auto del figlio. La moglie, anche lei novantenne, è già a casa della figlia, a Cavedago. Lì dovranno rimanere per circa una settimana.

Il tempo che la ditta incaricata dal Comune metta in sicurezza la parete della montagna dalla quale, ieri mattina, si è staccato un masso del volume di 15 metri cubi. In volo la roccia, dolomia, si è frantumata e il pezzo più grosso, poco più grande di un metro cubo del peso di 30-35 quintali, ha portato via un pezzo di tetto della casa per poi appoggiarsi ad una parete.

Gli altri sassi si sono abbattuti sul tetto vicino, nel giardino, vicino alla cuccia del cane, uno spinone, anche lui miracolato considerato che un grosso pezzo di roccia si è fermato poco lontano dall'ingresso della sua casetta. In via precauzionale ieri è stata emessa un'ordinanza di chiusura di via Trento e anche la casa è stata dichiarata inagibile fino al termine dei lavori di messa in sicurezza della parete. Lavori che inizieranno già nella giornata di oggi.

Erano le sette del mattino quando un colpo ha destato la coppia di novantenni che abita nella casa lungo via Trento, la strada che dalla Rupe conduce al centro di Mezzolombardo. La casa, realizzata tra le due Guerre Mondiali, si trova nell'area dove un tempo c'era una cava per l'estrazione della calce. Qui da sempre vive la famiglia Tait. «Gli ultimi smottamenti? Settant'anni fa, durante la Seconda Guerra Mondiale», ha ricordato ieri il signor Guglielmo guardando preoccupato la parete della montagna dove è ben visibile il buco dal quale si è staccato il masso.

Sul posto si sono portati subito i vigili del fuoco del paese e nel pomeriggio è giunto anche il geologo Claudio Valle che insieme a Cristian Tiboni ha risalito la parete per verificare la situazione della roccia. A monitorare la situazione c'erano anche il sindaco e il vicesindaco di Mezzolombardo. Alle 16 e 30 il verdetto.

«Abbiamo appurato che non ci sono situazioni di criticità tali da far pensare a nuovi crolli immediati. Ci sono però dei massi in condizioni di precarietà. Per questo è stato deciso di interdire la strada al traffico e procedere al rafforzamento e consolidamento della parete. È stata anche l'occasione per verificare le condizioni di tutto il versante e vista la situazione si è deciso di posizionare una barriera paramassi per proteggere l'edificio», spiega il geologo appena sceso dalla montagna. Un provvedimento che servirà a mitigare ma certamente non ad eliminare al 100% il rischio che nuovi massi possano scendere dal versante.

Secondo le previsioni l'ordinanza di chiusura della strada e della casa saranno in vigore fino al 22 dicembre. «Speriamo di poter far rientrare la coppia di anziani per Natale» - dice il sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi che non nasconde la sua preoccupazione per i disagi al traffico. Già ieri, un piccolo incidente alle porte del paese, ha creato una lunga colonna di auto che arrivava fino ai Sorni.

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