Blitz della Guardia di Finanza al Centro S. Chiara

Acquisiti documenti su una selezione pubblica per forniture di beni

di Francesco Terreri

La Guardia di Finanza ha acquisito la documentazione su una selezione pubblica per la fornitura di beni indetta dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara. L'acquisizione di carte è nata a seguito di una segnalazione in Procura della Repubblica. Il magistrato ha inviato le Fiamme Gialle a raccogliere la documentazione sull'appalto, ma al momento l'attività investigativa è solo informativa e non ci sono ipotesi di reato né tanto meno indagati.

«Un paio di settimane fa la Guardia di Finanza ci ha chiesto documentazione su un bando - spiega il direttore del Centro Santa Chiara Francesco Nardelli - I documenti li ho portati io stesso. Riguardano una selezione pubblica per la fornitura di beni». Si tratta comunque di gare dall'ammontare contenuto. Per l'acquisto di beni il Centro Santa Chiara spende qualche decina di migliaia di euro l'anno su un bilancio di oltre 6 milioni di euro.

«La richiesta di documentazione - prosegue Nardelli - nasce da un esposto anonimo in Procura. Il magistrato ha quindi disposto l'acquisizione dei documenti, ma da qui a ipotizzare un reato ce ne vuole. Che io sappia, non ci sono ipotesi di reato. Al momento per noi non c'è nessun problema». Come si diceva, l'attività delle Fiamme Gialle è di carattere informativo. Si tratta di capire se l'assegnazione di una fornitura è stata fatta in modo regolare. Le gare del Centro Santa Chiara sono pressoché tutte sotto la soglia comunitaria. Non è escluso che la segnalazione venga da un fornitore che non ha ottenuto la commessa.

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