Neolaureati in piazza Duomo La festa dell'Università

Cerimonia in piazza Duomo, come ormai da tradizione, per i "neodottori" dell'Università di Trento.

Celebrazione con il rettore dell'ateneo Paolo Collini per i laureati del periodo giugno ottobre 2017 nei corsi di laurea di Economia e Management; Fisica; Ingegneria civile, ambientale e meccanica; Ingegneria industriale; Ingegneria e Scienza dell’informazione; Lettere e Filosofia; Matematica; Psicologia e Scienze cognitive; Sociologia e Ricerca sociale e dei corsi di laurea del Cibio.

Il tutto sulle note della Corale polifonica UniTrento e il Gruppo strumentale di ateneo.


 

Nella cerimonia di laurea in Piazza Duomo a Trento davanti a 562 neolaureati e neolaureate è stato lanciato l’appello soprattutto a seguire desideri e passioni per riuscire ed essere felici.

A fare la propria parte e a lasciare un segno positivo con il proprio passaggio.

Una festa, ma anche un’occasione per riflettere su ciò che può aiutare a realizzare la propria vita personale e professionale.

L’iniziativa, organizzata dall’Università di Trento in collaborazione con il Comune di Trento e con la Provincia autonoma di Trento, ancora una volta ha dato visibilità a una rappresentanza dei cervelli e dei cuori che durante i loro studi all’Ateneo trentino portano dinamismo e vitalità all’intera comunità locale.

Alla quinta edizione della cerimonia erano invitati coloro che hanno sostenuto l’esame finale nel periodo giugno/ottobre 2017, dei corsi di laurea di I ciclo del CIBIO - Centro di Biologia integrata e dei Dipartimenti di: Economia e Management; Fisica; Ingegneria civile, ambientale e meccanica; Ingegneria industriale; Ingegneria e Scienza dell’informazione; Lettere e Filosofia; Matematica; Psicologia e Scienze cognitive; Sociologia e Ricerca sociale.

Tra loro anche studenti e studentesse che hanno vissuto l’esperienza universitaria come allievi e allieve del Collegio Bernardo Clesio.

Il programma si è aperto pochi minuti prima delle 11 con il corteo accademico che è partito dal Rettorato per raggiungere Piazza Duomo. A segnare l’avvio della cerimonia l’Inno nazionale e il benvenuto del rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini: «È la nostra festa, un’occasione in cui ci mettiamo in contatto con la città», ha detto. Quindi i saluti istituzionali.

Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, si è congratulato con laureati e laureate e con le loro famiglie: Avete raggiunto un traguardo importante. L’esperienza dell’università è un bagaglio che vi accompagnerà sempre e che vi sarà utile nella vita.

Siate trentini o «fuori sede», spero che anche la città di Trento abbia contribuito ad arricchire questi anni impegnativi e nello stesso tempo stimolanti. Poi uno sguardo in avanti: Adesso viene il bello. Il periodo che vi aspetta non sarà meno impegnativo di quello che vi lasciate alle spalle.

«Il nostro compito è quello di rendervi la vita difficile, nel senso di darvi degli ostacoli da superare per rendervi autonomi e pronti ad affrontare il mercato del lavoro e le difficoltà della vita», ha detto il rettore Paolo Collini, «questa università investe molto su di voi, sulla vostra formazione e sulla ricerca.

Occorre investire sulle generazioni più giovani perchè possano costruire un percorso pieno di soddisfazioni. Ma la ruota gira e bisogna essere pronti a restituire. Coltivate la vostra ambizione, costruite il vostro futuro sulla base di ciò che vi è stato dato. Ricordate che verrete chiamati anche voi a fare la vostra parte, a cominciare dal volontariato, ma anche nel mondo del lavoro. Cercate di realizzare i vostri desideri con concretezza, affrontando le difficoltà e seguendo le vostre passioni perchè nella vita si riesce meglio se si segue ciò che piace. Usate ciò che avete appreso durante l’università. Seguite ciò che vi appassiona ma non dimenticate che la vostra passione è coltivare i desideri».

Infine un invito: «Cercate di fare la differenza nelle cose che fate. Non serve fare la rivoluzione. Il nostro passaggio deve lasciare un segno positivo, cambiare in meglio per noi e per tutti. Questa è la massima soddisfazione», chiude Collini.


 

Foto di Paolo Pedrotti

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