Cade da finestra per 6 metri Grave un ragazzo di 18 anni

È precipitato nel vuoto per oltre sei metri. Un «volo» dalla finestra del bagno, al secondo piano della Residenza Fersina in cui vivono i richiedenti asilo che rientrano nel progetto di accoglienza di Cinformi. Un ragazzo del Ghana, diciottenne (compirà diciannove anni tra qualche settimana), è stato soccorso alle 2 di notte dall’ambulanza del 118 e portato in emergenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara. Numerose le fratture riportate nell’impatto, alle ossa facciali ed al femore: ieri attorno a mezzogiorno è entrato in sala operatoria e dopo il delicato intervento chirurgico è stato trasferito nel reparto di rianimazione. Non è in pericolo di vita, ma i tempi di guarigione saranno lunghi.

Mentre i medici del Santa Chiara si occupavano del ferito, i carabinieri del radiomobile di Trento hanno cercato di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Esclusa fin da subito l’ipotesi peggiore, ossia che il giovane sia stato spinto. Potrebbe dunque trattarsi di una caduta accidentale, anche se non è chiaro il motivo che abbia spinto il giovane a sporgersi pericolosamente dalla finestra del bagno.

Sarebbero stati alcuni giovani ospiti della struttura a dare l’allarme. Il responsabile di Cinformi, Pierluigi La Spada, subito è stato avvertito e tenuto costantemente aggiornato sulle condizioni del ghanese. «Il giovane è stato trovato a terra e la dinamica della caduta è ancora da chiarire - evidenzia - La struttura è sempre presidiata: la notte sono presenti dai tre ai quattro operatori».

I carabinieri hanno sentito alcuni ospiti della residenza, ma sarà la testimonianza del ferito, che è a Trento dalla primavera scorsa, a chiarire definitivamente cosa sia accaduto nella notte fra sabato e domenica al secondo piano della struttura. Dopo l’intervento chirurgico di ieri, il ragazzo è stato portato nel reparto di rianimazione per un monitoraggio 24 ore su 24 post-operatorio. La prognosi rimane riservata, ma sarà sciolta forse già nella giornata di oggi. Fortunatamente non ha battuto la nuca a terra, come evidenziato dagli accertamenti clinici.

Il profugo ghanese non è il solo ospite del progetto di Cinformi finito accidentalmente in ospedale in questi ultimi mesi. Si trovano in strutture di riabilitazione - ma sono in via di guarigione - i due ragazzi che nei mesi scorsi vennero ricoverati in condizioni critiche dopo essere caduti in bici.

Il primo incidente avvenne a Barco di Levico, a fine febbraio: un ventenne del Gambia, ospite di una struttura del Cinformi a Barco, perse il controllo della sua bicicletta proprio nei pressi della casa, finendo a terra e sbattendo violentemente il capo contro il muro di cinta del giardino di un’abitazione, fra via dei Capitelli e via Pallaoro. Le sue condizioni erano apparse disperate, ma il giovane ha lottato con tutte le sue forze per rimettersi in piedi e, pian piano, ce la sta facendo. Ad aprile finì in ospedale un 33enne del Pakistan che si schiantò in bicicletta proprio davanti alla Residenza Fersina di via al Desert, dove era ospite. Entrambi i richiedenti asilo, dunque, sono in fase di ripresa. Il pakistano in questo lungo periodo di riabilitazione viene seguito dal fratello, oltre che dai responsabili di Cinformi che hanno un contatto frequente e diretto con i medici.

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